CRONACA
"Non ci aspettavamo una seconda ondata così rapida"
Le autorità federali aggiornano la popolazione: "L'aumento dei casi proseguirà. Cento i pazienti ricoverati in cure intense"

BERNA – Aumentano i contagi in Svizzera e si intensificano anche gli appuntamenti con la stampa delle autorità federali e cantonali. Domani è atteso l'incontro informativo del Governo ticinese, mentre oggi a Berna si è parlato dell'evoluzione dell'emergenza coronavirus in Svizzera. Presenti Marie-Gabrielle Ineichen, direttrice della SECO, il capo della Divisione delle malattie trasmissibile dell'UFSP Stefan Kuster, il membro della Conferenza dei medici cantonali Thomas Steffen e altri rappresentanti delle autorità. 

A rompere il ghiaccio è stato Kuster, il quale ha annunciato che "l'aumento dei casi proseguirà almeno fino a quando le misure adottate non sortiranno il loro effetto. Una persona contagiata, a sua volta, infetta circa altre sedici persone. Tutti i gruppi d'età sono interessati dall'aumento dei contagi".

Steffen, invece, ha chiaramente ammesso che "non ci aspettavano una seconda ondata così rapida e intensa. Ora si torna a preoccuparsi perché quello che abbiamo già conosciuto sta tornando. La seconda ondata quanto durerà? Non so dirlo, ma penso possa essere più difficile e duratura della prima. Questa è una fase da attraversare tutti insieme".

Il delegato del Consiglio federale per il Servizio medico coordinato ha illustrato la situazione negli ospedali svizzeri. "Ad oggi abbiamo cento pazienti ricoverati in terapia intensiva".

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