CRONACA
Unia non vuole più aspettare. "Si faccia un secondo lockdown. Il Ticino deve chiudere immediatamente"
"Si richiede ancora una volta la chiusura di tutte le attività economiche non essenziali, unica misura realmente efficace perché limiterebbe in modo decisivo la circolazione delle persone e quindi del virus"

BELLINZONA - Le misure decise ieri da Berna sono ritenute inaccettabili dal sindacato UNIA, che fa notare come ogni 15 minuti in Svizzera muore una persona per Covid. Non ci sono dubbi, per il sindacato: bisogna chiudere, non solo i ristoranti. 

"Nel contesto della consultazione lanciata ieri dal Consiglio Federale, Unia Ticino e Moesa chiede quindi alle autorità cantonali di agire ora con decisione e fermezza", si legge in una nota.

"In primo luogo, si richiede ancora una volta la chiusura di tutte le attività economiche non essenziali, unica misura realmente efficace perché limiterebbe in modo decisivo la circolazione delle persone e quindi del virus. Allo stesso tempo, richiediamo con forza maggiori aiuti economici, che siano chiaramente definiti e rapidamente disponibili", prosegue, proponendo un aumento "in primis delle soglie di reddito al di sotto del quale l’Indennità di Lavoro Ridotto è pagata al 100%, come da sempre rivendicato dal sindacato, e si risponda alle legittime domande di sostegno da parte di quei settori economici impediti di svolgere la loro attività".

I dati dicono che il Ticino è ancora il Cantone messo peggio. Dunque, a causa della pressione sul sistema sanitario, per Unia "le misure proposte qui sopra devono quindi essere applicate immediatamente in tutto il Cantone e nel Moesano, sul modello di quanto fatto in Ticino nel marzo scorso riguardo alle chiusure delle attività economiche non essenziali. Il Cantone deve inoltre partecipare allo sforzo economico in sostegno del mondo del lavoro, come fatto ad esempio da altri cantoni che hanno aumentato le Indennità di Lavoro Ridotto e stanziato fondi straordinari. Queste misure devono essere immediatamente applicate, onde evitare che le riaperture a regime, previste in questi giorni da diversi settori economici, non peggiorino ulteriormente la situazione".

“Per quanto doloroso ciò risulterà, la Svizzera deve introdurre un secondo “lockdown” (la cui estensione e i dettagli saranno da definire in stretto coordinamento con gli esperti della comunità medica) con un robusto supporto sotto il profilo fiscale. Da un punto di vista strettamente economico, il costo complessivo di un secondo “lockdown” gestito efficacemente sarà inferiore al costo risultante dalle misure attuali, e molto meno stringenti, che non sono riuscite di fatto a contenere la diffusione del virus. Proseguire con le misure attuali condurrà a risultati economici disastrosi, e ad un tasso di mortalità molto più elevato", termina la nota, riprendendo quanto scritto già mesi fa.

 

 

Potrebbe interessarti anche

ECONOMIA

Le associazioni economiche: "No a un lockdown generalizzato. E poi, quali attività sono non essenziali?"

CRONACA

Tutti in coro: "Giusto riaprire, ma insistiamo sull'attenzione!". Dall'8 giugno si potranno rivedere gli anziani nelle strutture

CRONACA

Coronavirus in Ticino. Gobbi: "Misure prolungate fino al 24 agosto. Raccomandiamo l'uso della mascherina se non può essere mantenuta la distanza"

POLITICA

I Verdi chiedono altre misure: "Chiediamo i negozi e introduciamo la scuola a distanza, con aiuti per tutti"

POLITICA

L'MPS ora chiede un secondo lockdown. "Si chiudano bar, ristoranti, luoghi di svago, attività non essenziali"

CRONACA

"Le decisioni di Berna ci soddisfano, avevamo chiesto di intervenire tempestivamente".

In Vetrina

IN VETRINA

GastroTicino, sette nuovi dirigenti della ristorazione

18 DICEMBRE 2025
IN VETRINA

Linea 5, in servizio i primi bus articolati elettrici: “Un passo decisivo per la mobilità del Luganese”

14 DICEMBRE 2025
IN VETRINA

Gehri Rivestimenti e l'innovazione: dagli stili contemporanei al progetto di originalità

12 DICEMBRE 2025
IN VETRINA

Quarant’anni di sommelier ticinesi, un brindisi a Piero Tenca

27 NOVEMBRE 2025
IN VETRINA

Hotel Belvedere Locarno, emozioni da regalare tutto l’anno

25 NOVEMBRE 2025
IN VETRINA

Bazzi e Valsecchi, l'unione di due marchi storici per il futuro dell'abitare

21 NOVEMBRE 2025