CRONACA
L'8 marzo del cinquantesimo del suffragio universale: "C'è ancora tanta strada da fare"
La Commissione federale per le questioni femminili: "Oggi l'uguaglianza di diritto è in gran parte raggiunta, ma molto resta da fare per realizzare quella di fatto", tra congedo parentale, pari rappresentanza nelle posizioni decisionali, stereotipi
TiPress/Sara Solcà

BERNA - L’introduzione nel 1971 del diritto di voto e di eleggibilità delle donne ha posto la prima pietra per la parità di genere. Ma cosa è accaduto in seguito? In occasione della giornata internazionale delle donne, la Commissione federale per le questioni femminili CFQF riassume in un poster colorato le date e i fatti salienti del percorso sinora compiuto verso l’uguaglianza e getta uno sguardo al futuro.

"Solange die Frauen nicht stimmen können, ist die Schweiz keine Demokratie" (finché le donne non potranno votare, la Svizzera non sarà una democrazia) recitava uno striscione portato dalle donne durante la protesta del 1969 a Palazzo federale. Eppure, l'approvazione del suffragio universale nel 1971 è stato solo l'inizio di un percorso che prosegue ancora oggi. Il cammino delle donne verso la parità di diritti nella politica, nell'economia e nella società è stato lungo e ha richiesto molto spirito combattivo e pazienza. Ci sono voluti altri 10 anni perché, nel 1981, il principio dell'uguaglianza tra uomo e donna venisse iscritto nella Costituzione e altri 15 perché, nel 1996, l'uguaglianza nella vita professionale venisse sancita nella legge. Solo nel 1988 a donne e uomini sono stati riconosciuti uguali diritti nel matrimonio e solo dopo il passaggio al nuovo millennio la Svizzera si è dotata nel 2004 di un'assicurazione maternità e nel 2020 di un congedo paternità di due settimane.

Oggi l'uguaglianza di diritto è in gran parte raggiunta, ma molto resta da fare per realizzare quella di fatto: la pari rappresentanza nelle posizioni decisionali, la parità salariale, un congedo parentale quale premessa per consentire a tutti, indipendentemente dal genere, di conciliare lavoro e famiglia, una vita libera da sessismo, violenza e stereotipi di ruolo. Tutto questo richiede ancora l'impegno di donne e uomini nella politica e nella società. Il poster della CFQF documenta il processo storico e delinea alcuni obiettivi importanti per il futuro.

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