Forum Alternativo: "La credibilità dell'esecutivo luganese è ormai ridotta a un cumulo di macerie"
LUGANO – "La demolizione? L’ha decisa la polizia. Scusate, ma viviamo in uno stato di polizia o la responsabilità decisionale è politica, dell’organo appositamente eletto? Sì, è vero. È stato il Municipio a deciderla. Nessuno mi ha avvisato, non ho dato alcun consenso, affermano due municipali. La demolizione ha seguito la prassi legale? Nessuna licenza edile, la chiederemo a posteriori. È stata fatta la perizia dello stabile su amianto o altre sostanze pericolose prima di procedere alla demolizione per salvaguardare la salute delle persone, come previsto dalla procedura legale a cui si deve attenere qualsiasi cittadino? No, la faremo a posteriori si risponde mentre le polveri svolazzano ancora", inizia così il comunicato del Forum Alternativo in merito alla demolizione di una parte dell'ex Macello.
"Perché avete deciso lo sgombero? A seguito dei reati gravi successivi al corteo. L’occupazione temporanea di uno stabile lasciato deperire da anni? E il criterio della proporzionalità, legge fondamentale per decidere l’intervento di polizia? Non pervenuto. Potrebbe strappare dei sorrisi la condotta dell’esecutivo luganese, se non avesse aperto delle gravi ferite nella città".
E ancora: "Un’amministrazione ipocrita nel suo appellarsi al diritto, violandolo lei stessa in maniera crassa e ripetuta. Un’amministrazione ipocrita nell’invocare il dialogo inviando al contempo le ruspe. Non da ultimo, una gestione dilettantesca e improvvisa nell’amministrazione del bene pubblico. La credibilità dell’esecutivo luganese è ormai ridotta a un cumulo di macerie. Una manifesta incapacità dei tre municipali leghisti, incapaci di assumersi fino in fondo la fierezza della politica della ruspa, del radere al suolo e cancellare fisicamente tutto quanto sia diverso da loro, proponendosi quali inverosimili paladini delle legalità".
"Ma nulla avrebbero potuto senza la complicità della quarta municipale favorevole allo sgombero, Karin Valenzano Rossi, a capo del Dicastero polizia. Sfiduciata pure del suo partito, è ora che si faccia da parte perché inadatta e incapace a coprire quel ruolo. L’esecutivo, con una nuova maggioranza, potrà tornare sui passi e ricucire, almeno in parte, la ferita con la città".