Dopo il Consiglio degli Stati, oggi anche il Nazionale ha approvato, con 124 voti contro 69, tale innalzamento previsto dalla cosiddetta riforma AVS 21
BERNA – L’età pensionabile per le donne va aumentata a 65 anni. Dopo il Consiglio degli Stati, oggi anche il Nazionale ha approvato, con 124 voti contro 69, tale innalzamento previsto dalla cosiddetta riforma AVS 21. I dibattiti sono ancora in corso. Aumentare a 65 anni l’età pensionabile per le donne permetterà di sgravare l’AVS di 1,4 miliardi di franchi nel 2030, ha sostenuto Thomas de Courten (UDC/BL) a nome della commissione.
Per l’UDC il progetto non corrisponde né a un risparmio sui costi né uno smantellamento. "Si tratta di salvare e risanare l’AVS", ha sottolineato Albert Rösti (UDC/BE). Anche le generazioni future devono potere beneficiare di questa assicurazione sociale, ha precisato. "Alla luce delle disparità salariali ancora esistenti, è incomprensibile far lavorare fino a 65 anni le donne", ha replicato Yvonne Feri (PS/AG). Se per ottenere l’AVS le lavoratrici devono sgobbare un anno in più, ciò equivale a una diminuzione delle rendite, ha aggiunto l’argoviese.