CRONACA
È no vax e terrapiattista il rapitore di Berger. Ma i vaccini non c'entrerebbero nulla
Il presidente della Commissione federale per le vaccinazioni è stato rapito per un'ora. "Mi ha chiesto un'ingente somma di denaro". Secondo alcuni, l'uomo poi ucciso credeva agli alieni e negava l'11 settembre

ZURIGO - Una storia che sta facendo il giro del web, raccontata anche da molti media italiani. Che sembra uscita da un film ma è reale. Il tutto era partito dalla notizia dell'uccisione, da parte della Polizia, di un cittadino tedesco di 38 anni durante una sparatoria. Deceduta anche la compagna di lui, probabilmente per un colpo esploso dall'uomo.

Si sapeva che aveva rapito qualcuno. Ma l'identità del rapito è diventata chiara solo un paio di giorni dopo. Si tratta, infatti, del 59enne Christoph Berger, presidente della Commissione federale per le vaccinazioni. Lo ha detto lui stesso, dopo che si era chiesto di non divulgarne il nome. 

I motivi? Si è indagato subito sull'uomo ucciso. Si tratterebbe di un convinto no vax. Ma le sue idee sarebbero particolari sotto diversi punti di vista. Si tratterebbe infatti di un terrapiattista, aderente al movimento Flat Earth, che contesta la tesi secondo cui il nostro pianeta sia un globo. Qualcuno addirittura sostiene, senza però conferme, che ritenga che gli attentati dell'11 settembre non siano mai avvenuti, che tra noi ci siano gli alieni e che i terremoti siano prodotti artificialmente. Sono voci, al momento: certamente, era un no vax e un terrapiattista. 

Un suo complice è stato arrestato. 

Ma secondo Berger, il rapimento nulla avrebbe a che fare col tema vaccini. "Quell’uomo mi ha tenuto prigioniero per un’ora in un appartamento di Zurigo, chiedendomi di fargli avere un’ingente somma di denaro, ma non facendo alcun riferimento alla mia attività di responsabile delle vaccinazioni".

Dunque, l'ha rapito senza pensare al suo ruolo? Ha scelto il bersaglio a caso o conosceva l'identità di Berger? Realmente i vaccini non c'entrano nulla? Domande aperte. 

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