CRONACA
Uno sciacallo al capezzale di Schumacher: tenta di vendere ai giornali una foto per un milione di euro
Nonostante tutte le testate giornalistiche abbiano rifiutato di acquistare e pubblicare l'immagine, sono state avviate le indagini per individuare chi ha messo in atto questa vergognosa asta

GINEVRA - Non è mai stata pubblicata, ma esiste almeno una foto (forse più di una) di Michael Schumacher scattata di nascosto nel 2016 da un suo amico – una persona molto vicina alla famiglia - nella quale si vede l’ex campione di Formula 1 immobilizzato a letto. La foto è stata “rubata” nella villa di Schumacher a Gland, sul lago di Ginevra, tre anni dopo il terribile incidente avvenuto il 29 dicembre del 2013 sulle nevi delle Alpi francesi. Ed è stata proposta in vendita a diverse testate europee per circa un milione di euro. Uno scoop rifiutato fortunatamente da tutte le testate europee.

La notizia della foto “rubata” nella villa di Schumacher e del tentativo di vendita era già trapelata come indiscrezione nel gennaio del 2020, ma solo ora trova conferma. Secondo quanto riporta The Sun, sarebbe stata una persona vicina alla famiglia Schumacher a scattare la foto, senza autorizzazione da parte di Corinna Betsch, che dall'incidente del 2013 difende in tutti i modi la privacy dell'ex campione di Formula Uno e della Ferrari. Nonostante tutte le testate giornalistiche abbiano rifiutato di acquistare e pubblicare l'immagine, sono state avviate le indagini per individuare chi ha messo in atto questa vergognosa asta.

La testata europea che ha ricevuto per prima l’offerta della foto si è rifiutata di rivelare la fonte. Ma i magistrati tedeschi hanno confermato che “una persona sconosciuta” aveva scattato illegalmente delle foto e le aveva offerte per “somme di denaro elevate”. I giudici hanno parlato di “un atto disgustoso” e di una evidente “violazione della privacy”. L'indagine sarebbe stata recentemente sospesa anche se Corinna Betsch aveva chiesto alla polizia di tedesca di agire.

Negli ultimi anni la famiglia del pilota sette volte campione del mondo ha alzato una cortina di protezione invalicabile: nella villa in cui vive non può entrare nessuno, eccetto i familiari più stretti e alcuni amici intimi come Jean Todt, suo direttore tecnico.

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