CRONACA
Un francobollo per Silvio. C'è chi è felice e chi è contrario e raccoglie firme
I parlamentari di Forza Italia parlano di "un giusto riconoscimento a un grande italiano", mentre per Wikimafia "c'è una fondamentale pregiudiziale etica che non può essere ignorata". Intanto c'è il via libera del Consiglio dei ministri

ROMA - Silvio Berlusconi sarà raffigurato su un francobollo, con un omaggio deciso a circa un anno dalla sua scomparsa. Ma se c'è chi esulta e lo trova un gesto  quasi dovuto, c'è anche chi protesta e addirittura ha lanciato una raccolta firme da inviare al Quirinale.

La notizia di oggi è che è arrivato il via libera del Consiglio dei ministri alla decisione del ministero per il Made in Italy guidato da Adolfo Urso di creare un francobollo col volto del volto di Forza Italia. Non si sa al momento come verrà raffigurato.

Ma, come detto, qualcuno è felice a e qualcuno si scandalizza, come spesso accaduto con un personaggio come il Cav, che ha sempre diviso. Licia Ronzulli e Paolo Emilio Russo, parlamentari del suo partito, sono entusiasti: “È il giusto riconoscimento a un grande italiano che ha servito e onorato la Repubblica in tutti i ruoli che ha ricoperto: imprenditore, uomo di sport, leader politico e statista. Ringraziamo la presidente Meloni e tutto il Cdm per aver accolto la proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e della sottosegretaria delegata Fausta Bergamotto”.

Sull'altro fronte, l'associazione Wikimafia parla di “una fondamentale pregiudiziale etica che non può essere ignorata, legata non solo e soltanto alle sue vicende giudiziarie, nelle quali rimediò una condanna definitiva per frode fiscale, ma anche alla sua condotta non penalmente rilevante”, riferendosi alla condanna definitiva per concorso esterno di Marcello Dell’Utri. "Berlusconi, abbandonando qualsiasi proposito (da cui non è parso mai sfiorato) di farsi proteggere da rimedi istituzionali, è rientrato sotto l’ombrello di protezione mafiosa assumendo Vittorio Mangano ad Arcore e non sottraendosi mai all’obbligo di versare ingenti somme di denaro alla mafia, quale corrispettivo della protezione”, scrive nel testo da inviare a Mattarella.

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