“Sono anni che ci stiamo provando, molti commerci cittadini si sono ridotti l’utile. Le dico sinceramente: poco tempo fa un dipendente della posta mi ha detto che, in tutta la Svizzera, la Posta distribuisce ogni mese circa un milione di pacchi per un famoso sito d’e-commerce. Cosa vuole che una piccola attività cittadina possa competere con un colosso così grande? È impossibile. Ma lo vedono tutti, chiunque oggi si sta buttando nel digitale. Digitale che per il momento sta solo creando un sacco di disoccupati perché si sostituisce alle persone. I commerci cittadini stanno chiudendo. Però anche molte altre attività stanno chiudendo. Nei centri commerciali sono comparse le casse fai da te. Si va lì, si fa la spesa e si paga da soli: non serviranno nemmeno più le commesse. Perché pagarle se puoi farne a meno? Anche in banca ormai ci sono quasi solo sportelli elettronici. Noi stiamo creando questo futuro, È comodo fare gli acquisti seduti sul divano di casa, col pacco che arriva per posta. Ma questo ha un costo. Ovvero le persone che perdono il posto di lavoro. Stiamo creando noi la disoccupazione, comodamente seduti sul divano. Il Black Friday, appunto, è solo una ragione in più a cui i commercianti cercano di aggrapparsi per tentare di vendere qualcosa, e pagare le bollette”.