BELLINZONA - Liberalizzare la canapa, soprattutto per usi medici, dove garantisce risultati su una lunga serie di patologie. Il dottor Werner Nussbaumer, pioniere in materia, ha presentato oggi alla Cancelleria dello Stato le prime 1'000 firme di una petizione in proposito. Tre pazienti hanno raccontato la loro esperienza. La canapa ha permesso loro di fare una vita pressoché normale: una donna afflitta dal morbo di Parkinson che riesce a camminare, una con una fibromialgia e un uomo epilettico che non sopportava i medicamenti tradizionali. «Il nostro scopo è sensibilizzare il Consigliere Federale Alain Berset, il quale riceverà una lettera che è partita stamattina, con le copie delle firme e la richiesta di fare un'ordinanza urgente per liberalizzare la canapa, in modo da poterla dare come qualsiasi altro medicamento senza sottostare a controlli complicati e lunghi, oltre che umilianti per medico e pazienti», spiega Nussbaumer. «Chiedo anche che mi si ridia la possibilità di somministrare la canapa medica, che mi è stata tolta a seguito di una decisione politica del Dipartimento Sanità e Socialità con un pretesto (dose alte date a pazienti tossicodipendenti, che poi sono stati curati e stanno bene)».