«Chiediamo di riprendere il sistema su cui si stava della orientando la maggioranza della Commissione scolastica, cioè uno misto dove c'erano due possibilità parallele: seguire il corso di storia delle religioni oppure quello di religione cattolica o riformata. Il discorso è di carattere culturale e identitario. Riteniamo che sia importantissimo dare ai giovani di oggi gli strumenti per capire la società e i grandi cambiamenti in corso. È da irresponsabili, come politici, nascondere la testa sotto la sabbia e non vedere quando sta accadendo nel mondo. Il nostro è un discorso che va al di là del credo religioso che è una questione totalmente personale, orientato alla conoscenza culturale di aspetti fondamentali del mondo moderno. Per sconfiggere l'oscurantismo bisogna favorire la conoscenza, che è la luce per l'umanità, dando le chiavi di lettura giuste ai giovani per capire la nostra cultura e la nostra identità. Il mondo lo costruiamo noi, giorno per giorno con i pensieri e le azioni, più strumenti ci sono per affrontarlo e meglio è. Si parla di ISIS o Islam senza sapere nulla. Non è tutto come si dipinge, se non si conosce si crede che ogni persona col foulard in testa sia un terrorista, invece va capito, per esempio, da dove nasce l'odio dell'ISIS verso l'Occidente».