POLITICA
Primi passi per la manovra, è sempre PPD contro Lega
Dadò non è d'accordo sull'istituzione una sottocommissione alla Gestione. E attacca: «in via Monte Boglia temporeggiano». Gli schieramenti sembrano delineati, ma la Lega resta un'incognita
BELLINZONA - Sottocommissioni o responsabilità ai quattro capogruppo dei partiti di Governo? La Lega sta perdendo tempo, attendendo la votazione sulla tassa? Il Consiglio di Stato è stato ricevuto in corpore dai commissari della Gestione, che dovranno preparare uno o più messaggi sui 66 milioni di competenza parlamentare della manovra, e già si scatenano le discussioni.A livello organizzativo, si è deciso di istituire una sottocommissione con un rappresentante per gruppo, per essere idealmente pronti per la sessione del 19 settembre. «Io avevo proposto che i quattro capigruppo dei partiti di Governo prendessero in mano la manovra e iniziassero il lavoro di valutazione delle misure e delle proposte con lo scopo di portare a termine il lavoro sulla manovra, ma si è preferito creare la sottocommissione», si è lamentato Fiorenzo Dadò, PPD, sul Corriere del Ticino, ma Alex Farinelli, del PLR, ha precisato che ci si è mossi così per evitare schieramenti sin dall'inizio.Essi però parrebbero già esistere, con PLR, PPD e Lega concordi nella necessità di individuare ulteriori misure di risparmio, il PS e i Verdi contro i tagli sulle prestazioni sociali (in casa verde, si punta il dito anche sull'aumento di stipendio dei Ministri) e La Destra contraria, perché non gradisce la misura sulle stime immobiliare e avrebbe voluto tagli sulla pubblica amministrazione. Non è però ancora ben chiaro che cosa farà la Lega, che ha più volte minacciato di passare all'opposizione se la tassa di collegamento non passerà in votazione, soprattutto dopo il no del Comitato Cantonale liberale. In una riunione di venerdì scorso, la maggioranza del gruppo parlamentare leghista ha votato no alla manovra, e Caverzasio specifica che non c'è solo la votazione sui posteggi (che in via Monte Boglia sono convinti che passerà, per cui lavorano in quella direzione) ma anche quella sulla scuola. Dadò, ad ogni modo, li accusa di temporeggiare, ribandendo la disponibilità del PPD a prendere le reti della discussione. «Siamo contrariati perché non bisogna temporeggiare ma lavorare. Abbiamo chiesto una presa di posizione, ma si sta perdendo tempo».
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