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19.08.2016 - 09:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Anziani, ticinesi, lavoratori e migranti, il PS vuol essere per tutti. «Vogliamo l'interesse della società senza esclusione alcuna»

I socialisti spiegano di volersi opporre «alle politiche che attraverso l’interesse per gli uni giustificano l’incuranza verso gli altri». Attacco alla Lega che li critica per l'interesse per i migranti?

BELLINZONA - Voler aiutare i migranti fa sì che non si pensi a chi ha difficoltà in Ticino? Concentrarsi su un tema automaticamente significa scordare il problema del lavoro nel nostro Cantone? No, sostiene il PS: «ridurre la difesa del bene comune ad un solo aspetto escludendone altri significa strumentalizzare la realtà e manipolare il dibattito pubblico»", mentre si desidera impegnarsi «per l’insieme della popolazione senza esclusione alcuna». Il partito, probabilmente stufo di essere attaccato come colui che difende solo i migranti, ha voluto chiarirlo in un lungo comunicato stampa giunto in redazione. «Il Partito Socialista, oltre ad adoperarsi per la salvaguardia del servizio pubblico di qualità nell’interesse di tutti e del bene comune, è sempre molto attento anche alla realtà dei più deboli : senza esclusioni, nel rispetto della tradizione svizzera e del nostro Stato di Diritto. Perciò il PS si oppone con decisione alle politiche che attraverso l’interesse per gli uni giustificano l’incuranza verso gli altri. Quest’ultima è una strumentalizzazione avversa al PS, utilizzata da partiti politici per giustificare delle decisioni che non mettono il bene della collettività al centro delle proprie preoccupazioni», inizia la nota. Il PS, prosegue lo scritto a firma del presidente Igor Righini, «si impegna perché la società continui ad integrare la popolazione nel suo insieme, senza esclusione alcuna. Il servizio pubblico di qualità va salvaguardato e difeso dalle politiche che intendono smantellarlo perché permette a tutti di iscriversi nella società, come previsto dalla nostra Costituzione: dai pensionati ai più giovani, dal ceto medio – sempre più debilitato dalle politiche di destra – ai più deboli. Una distribuzione più equa del lavoro e del reddito, delle solide prestazioni sociali, educazione e sanità pubbliche di qualità garantiscono la pace sociale nell’interesse di tutti i cittadini e del Paese. Cercare di indebolire o di demolire questi pilastri della Svizzera equivale ad accentuare le difficoltà del ceto medio e l’esclusione». Si parla poi della tutela degli anziani, non solo a parole, invitando a sostenere l'iniziativa AVS+, in seguito si tocca il tema lavoro. «Il Partito Socialista ribadisce inoltre l’impegno riguardo il mondo del lavoro. Il PS si batte e lotterà per dei salari degni per tutti, in difesa delle persone escluse dal mercato del lavoro o che hanno un reddito posto ai limiti della soglia della povertà malgrado lavorino. Oggi è imperativo favorire un’economia ad alto valore aggiunto nell’interesse comune e per questo occorrono investimenti nel campo della formazione, dell’educazione e dei trasporti pubblici». La manovra finanziaria continua a non piacere. «La salvaguardia della coesione sociale svizzera implica che le risorse non vengano sottratte allo Stato. Il PS-Ticino ribadisce perciò il suo disaccordo riguardo una manovra finanziaria cantonale i cui tagli riducono le prestazioni sociali a sostegno dei più deboli e gli investimenti per il futuro del nostro paese e dei giovani. Un disegno politico analogo, e degli ulteriori tagli alle risorse, riguarda anche la Confederazione attraverso la Riforma dell’imposizione alle imprese (RI imprese III) a cui il PS si oppone con decisione». I socialisti si dicono non contrari alla ricchezza, bensì desiderano opposrsi alla povertà. «È dunque imperativo affrontare con la dovuta attenzione anche i fenomeni della migrazione e dei rifugiati. Così come questa realtà non esclude l’impegno in difesa dei più deboli nel nostro paese, il Partito Socialista non intende favorire in alcun modo l’isolazionismo né ridurre l’azione politica alle nostre frontiere. Anche per quanto riguarda la migrazione e i rifugiati il PS veglierà al rispetto delle nostre leggi, della nostra tradizione umanitaria e si impegnerà perché chi ne ha diritto possa richiedere l’asilo in Svizzera». Infine, «ridurre la difesa del bene comune ad un solo aspetto escludendone altri significa strumentalizzare la realtà e manipolare il dibattito pubblico. Il PS si oppone con decisione a questo tipo di politica e ribadisce il suo impegno per l’insieme della popolazione senza esclusione alcuna. È un progetto per una società equilibrata ed equa. Il PS continuerà dunque con perseveranza la sua azione politica perché questo progetto venga realizzato nell’interesse del bene comune».
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