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20.09.2016 - 10:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

La manovra del triciclo vicina al traguardo

Oggi potrebbe essere approvato il rapporto di PLR-PPD-Lega che porta la manovra da 185 a 205 milioni. In aula, Bignasca ha chiesto la destituzione di Bosia Mirra dalla Commissione carceri

BELLINZONA - Comincia col botto la prima seduta dopo la pausa estiva del Gran Consiglio, e non poteva essere altrimenti, dato che si discuteva della manovra. Per aggiungere pepe alla giornata, Boris Bignasca ha chiesto la destituzione di Lisa Bosia Mirra dalla Commissione sulla sorveglianza delle condizioni di detenzione per l'inchiesta a suo carico. Il presidente della Commissione Galusero ha parlato di una lettera inviata a Bosia chiedendole di non partecipare alle sedute, mentre il capogruppo socialista Durisch ha fatto notare come valga la presunzione di innocenza e a difesa della collega sono scesi in campo Pronzini e Delcò Petralli. La diretta interessata non ha preso la parola. Poi si è passati al tema caldo. Il triciclo, con ogni probabilità, oggi riuscirà a far approvare il suo rapporto, dove addirittura la manovra passa da 185 a 205 milioni. E, come fa notare il capogruppo liberale Alex Farinelli, è la prima volta in cui il Parlamento non peggiora una proposta del Governo ma anzi la migliora. «L’unione di intenti dei tre principali partiti di Governo è un atto di responsabilità nei confronti di questo amato Cantone», così Fiorenzo Dadò, capogruppo PPD, ha spiegato l'alleanza. E il leghista Daniele Caverzasio ha sottolineato come per fare politica servano finanze sane, pur riconoscendo «che questa manovra di politico ha poco e non sono di certo qui a fare salti di gioia». Il rischio, hanno detto, era la paralisi politica, dopo che per anni si è speso senza pensare al futuro. Il PS, ovviamente, non è d'accordo, e Durisch fa notare come i problemi per le casse cantonali risalgano ad anni addietro, agli sgravi fiscali entrati in vigore tra il 2000 e il 2003. I socialisti erano disposti a accettare la manovra da 185 milioni, ma con alcuni distinguo. Il desiderio di risanare c'è, però non a scapito delle fasce più deboli della popolazione. Certe misure, secondo il socialista, rischiano di aumentare il divario e l'impoverimento. Totalmente contrario è il relatore del terzo messaggi, il verde Franco Denti. «La manovra di per sé, priva di logica nel suo insieme e con finalità risparmistiche del momento, che richiama altre manovre di questa natura in futuro, è da rigettare come metodologia non adeguata per il controllo, e il risanamento strutturale, delle finanze dello Stato». Il Consiglio di Stato, anche se non si è ancora espresso sulle singole misure, condivide la mossa del triciclo di portare la manovra a 205 milioni. Vitta ha specificato come nessun cittadino abbia ricorso contro l'aumento delle stime immobiliari, che dunque entrerà in vigore regolarmente.
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