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25.09.2016 - 15:120
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

La spunta il controprogetto, bocciata "Basta col dumping salariale in Ticino"

L'iniziativa originale del Movimento per il Socialismo viene bocciata quasi ovunque, il controprogetto piace a molti Comuni. Il voto contrario di Chiasso, le percentuali quasi bulgare di Frasco

BELLINZONA - "Basta con il dumping salariale in Ticino" non passa l'ostacolo delle urne, e la spunta il controprogetto. L'iniziativa originale ha ricevuto solo il 45% di sì, mentre il controprogetto ha convinto il 55% degli elettori che hanno votato. Spulciando i vari Comuni, l'iniziativa del Movimento per il Socialismo ha perso di poco a Bellinzona, con il 48,5% di favorevoli, è uscita sconfitta di misura a Locarno (i favorevoli sono stati il 49%), più nettamente a Lugano (44,45% dei cittadini ha votato sì e a Mendrisio (44,8% i voti favorevoli). Il paese con la percentuale maggiore di no è Frasco (73,3%), mentre l'iniziativa ottiene il risultato migliore a Chiasso, col 64,8% di sì: ancora una volta, la città di confine va in controtendenza. Il controprogetto invece è passato nella Capitale con il 58,3%, a Locarno col 52,4%, a Lugano col 55,3% e a Mendrisio col 55,2%. Ancora una volta Chiasso vota in modo diverso, bocciando l'oggetto in votazione con solo il 31,9% di favorevoli, il risultato peggiore del Cantone, mentre l'80% dei votanti di Frasco dicono sì. Anche in questo caso, come per "Prima i nostri", la domanda eventuale non conta più. Avrebbe comunque vinto il controprogetto col 51,5% delle preferenze.
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