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06.10.2016 - 16:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Fonio, «una decisione coraggiosa, sensibile e umana. Bravo Gobbi!»

Il deputato pipidino, che si era attivato assieme a Agustoni e Jelmini sul tema delle espulsioni dei genitori stranieri con figli svizzeri, loda il Governo. «Ora cambiate idea su chi è già stato espulso»

BELLINZONA - I genitori stranieri con figli minorenni e svizzeri non saranno più allontanati dal paese per meri motivi economici. La decisione di cambiare le procedure comunicata questa mattina dal Consiglio di Stato fa felice parecchia gente. Il PPD, che si era attivato con delle interrogazioni sul tema dei deputati Giorgio Fonio, Maurizio Agustoni e Lorenzo Jelmini, ritiene che sia «una decisione che fa onore alla tradizione umanitaria del nostro paese, alla centralità che da sempre la nostra società riconosce alla famiglia e al dovere del nostro Paese di tutelare al meglio l'interesse dei più piccoli tra di noi». Il partito si augura poi che verranno riviste le scelte di allontanare i genitori di 5 bambini ticinesi. Dato che è già stato detto in mattinata che le decisioni già prese non saranno revocate, e così abbiamo chiesto a Giorgio Fonio se intende muoversi anche per questi casi. «Come scritto nel comunicato, auspichiamo che il Consiglio di Stato riveda la decisione delle espulsioni già messe in atto al fine di dare ai piccoli la possibilità di riabbracciare i propri genitori, tenendo in considerazione i parametri modificati con la decisione odierna». «Il gruppo PPD riconosce al Direttore del Dipartimento delle Istituzioni il coraggio di aver rivisto questa prassi dimostrando così sensibilità e umanità», la nota termina con un elogio a Norman Gobbi. Ma questa vittoria a chi appartiene? Qualcuno, specificatamente GAS social, parla di vittoria di Bertoli. Il clamore suscitato sul tema certamente ha influito. «Quando di mezzo ci sono persone e soprattutto bambini, non si può parlare di vittorie e sconfitte», ci ha detto Fonio, che poi aggiunge un ulteriore nota di merito verso Gobbi. «In questo caso il Consiglio di Stato ha valutato che la prassi adottata al momento andava modificata e dunque saggiamente ciò è stato fatto. Noi abbiamo presentato degli atti che sicuramente hanno smosso la questione ma è altresì vero che lo stesso Dipartimento, approvando la modifica, ha dimostrato saggezza e capacità di adattamento. Non è da tutti!». Esulta anche il sindacato OCST, che esprime «soddisfazione per la decisione presa dal Consiglio di Stato rispetto alla revoca di permessi di soggiorno per genitori stranieri di minorenni svizzeri. Si trattava in effetti di una questione di proporzionalità che era stata più volte richiamata dall’OCST e dai suoi rappresentanti in Gran Consiglio, Giorgio Fonio e Lorenzo Jelmini: lo stato di bisogno non può essere una ragione sufficiente per privare un figlio della presenza di uno dei suoi genitori. Si tratta di un numero di casi molto limitato, ma che poteva danneggiare seriamente e in maniera indelebile le famiglie e i minori coinvolti. Anche nell’applicazione di prassi amministrative è necessario rispettare la dignità della persona».  
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