Borradori, sindaco di Lugano e leghista, ha spiegato che la Città ha capito di vivere un’anomali ormai nel lontano 1993, e che un sì alle urne permetterebbe di risparmiare un paio di punti percentuali sulle imposte, tra gli 8 e i 9 milioni. “Non so se il moltiplicatore verrà abbassato, ma se passa il no c’è il rischio che possa essere alzato”, ha ammesso. A suo avviso, la tassa, oltre a far risparmiare, “è un esercizio di civiltà, perché porta il cittadino a comportarsi in modo più virtuoso”.