Sarebbe auspicabile che, anziché disquisire sulle modalità o attribuire colpe agli scioperanti o ai sindacati, l’on Gobbi proponesse delle soluzioni e si prodigasse affinché il suo collega di partito, on Zali, assuma finalmente maggior responsabilità su questa problematica, visto che finora è risultato decisamente assente. Nessun intervento negli scorsi anni quando bisognava sostenere gli interessi del nostro Cantone nelle trattative tra Svizzera e Italia per le concessioni sui due laghi Ticinesi e scarsa presenza in questi giorni a sostegno dei licenziati.