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13.07.2017 - 16:150
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Bang, una legge a 5 minuti da mezzanotte. "Altro non è che una scopiazzatura di un'altra legge con qualche aggiunta... Per me è marketing politico che continua"

Il socialista è stato l'unico commissario a non aver firmato la legge proposta dall'UDC e dopo il parere del Governo torna alla carica. "Si è lavorato con una certa assenza di strategia, pulendo sul pulito. E poi..."

BELLINZONA - La legge di applicazione di "Prima i nostri" proposta dall'UDC? Nient'altro che una legge già esistente, secondo Henrik Bang, con l'aggiunta di qualche articolo: lui, commissario della speciale Commissione per il PS, non ha firmato la legge, ed è stato l'unico.

Va detto, nella legge citata dal socialista, la proposta democentrista è piu specifica e va a chiedere che non vengano rilasciati permessi per persone straniere solo se il datore di lavoro ha dimostrato di non aver potuto assumere, a parità di requisiti, un residente. Per il socialista, si tratta comunque di un'operazione di marketing.

"Ho partecipato con piacere ai lavori della commissione "Prima i Nostri". L'iniziativa UDC-Lega era molto accattivante e prometteva mari e monti. In campagna gli iniziativisti hanno pergiurato che la stessa fosse compatibile con il diritto superiore e che gli strumenti di implementazione erano quasi tutti pronti", ha scritto su Facebook, dopo che il Consiglio di Stato ha dato il suo parere, positivo alle iniziative ma non alla legge di applicazione.

"Già dalle prime sedute commissionali ho potuto constatare una certa assenza di strategia", prosegue Bang. "Per mesi si è lavorato in ambiti marginali alla problematica, in particolare si è lavorato per favorire i residenti nel settore pubblico e para pubblico (Banca Stato, ACR, ecc), settori nei quali non vi sono particolari problemi di dumping (presenza di CCL) e effetto di sostituzione. In poche parole si è pulito sul pulito".

Ma poi, "a 5 minuti a mezzanotte, a sorpresa, viene presentata una proposta di legge di applicazione "Prima i nostri" che non era altro che una legge 1.2.2.1 (legge stranieri) giá esistente. Alla stessa vengono però, abilmente, aggiunti due articoli ma soprattutto viene cambiato il nome. Personalmente ho avuto subito seri dubbi sulla tenuta giuridica della stessa e come unico Commissario mpm ho firmato la legge farlocca che ho subito definito come un'abile operazione di marketing politico.....marketing politico che continua perché la colpa è sempre degli altri", aggiunge.

"Ora dopo qualche mese i nodi vengono al pettine e personalmente penso che non sia onesto illudere il popolo con iniziative molto fragili senza avere le soluzioni a quanto promesso", termina poi il socialita.

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