Ad ogni modo, tornando alla nota, "il Partito Socialista esprime la sua più viva disapprovazione riguardo agli importi definiti dalla maggioranza Consiglio di Stato per l’introduzione del minimo salariale legale in Ticino. La forchetta proposta, da un minimo di 18,75 franchi all’ora a un massimo di 19,25 per cui anche il Consigliere di Stato socialista Manuele Bertoli esprime il suo disaccordo, è troppo bassa e non risponde all’esigenza formulata dal principio di “Salviamo il lavoro in Ticino!”, accettata più di due anni fa dai Ticinesi: “Ogni persona ha diritto ad un salario minimo che gli assicuri un tenore di vita dignitoso”.