"Il 57% degli svizzeri ci da oggi ragione, ma è un dato effimero perché gli equilibri cambieranno da qui al 4 marzo", frena, poi attacca. "Una cosa è però certa, il terrorismo targato SSR/RSI non fa presa nella popolazione. La libertà, elemento che sta alla base di No Billag, è un valore che purtroppo non trova ancora una sua collocazione in ambito mediatico. Nella libera Svizzera i cittadini subiscono ancora una coercizione mediatica essendo, in primis, chiamati a pagare una tassa di ricezione per in servizio che magari non vogliono fruire e perché Governo e establishment seguitano a voler imporre loro i media di Stato. Quelli che secondo i fautori del servizio pubblico, sono gli unici a offrire "giornalismo di qualità".