Non gli va giù neppure il fatto che per il Mattino “ad abboccare all’amo sono stati invece i soldatini della partitocrazia in Gran Consiglio. Costoro hanno dato il via libera alla sperimentazione triennale (ma la scuola media non dura quattro anni?) della scuola rossa. Sperimentazione su cavie umane: gli allievi delle sedi prescelte. Costo: 6.7 milioni di franchetti (e scusate se è poco). Come se qualcuno potesse seriamente credere che, alla fine della “fase sperimentale”, il preannunciato rapporto farlocco non darà il nulla osta alla riforma-Bertoli. Il “modello alternativo” del PLR, di cui i boccaloni dell’ex partitone menano gran vanto (congratulazioni), otterrà l’unico risultato di fare da foglia di fico alla scuola rossa”: a suo avviso, nessuno ha abbindolato nessuno, anche se ironicamente afferma che “sono magari un bravo lavoratore, me lo concede anche Morisoli, ma non sono certamente così astuto da fregare più di mezzo parlamento”, e che si parli di scuola rossa. “E poi per finire, piantiamola di prendere per il naso i ticinesi con la paranoia dell’ideologia rossa, che travierebbe i nostri figli nei decenni a venire. Il progetto di piano di studio della scuola dell’obbligo redatto dal DECS, che ben poco ha a che fare con “La scuola che verrà”, è serio e ragionato, è stato costruito da numerosi gruppi di lavoro comprendenti esperti, quadri scolastici e insegnanti ed è simile agli analoghi piani di studio svizzero tedeschi e romandi. Tutti sbagliati e traviati? Ma dai”.