POLITICA
CO2 e passaporti, è bagarre tra UDC, Cattaneo e Romano
I democentristi hanno affossato, con l'asse rosso-verde, la revisione della legge sul CO2, il che non è piaciuto al liberale. E il Nazionale dice no all'iniziativa di Chiesa, il pipidino: "solita occasione per aizzare le folle"
il risultato della votazione sul doppio passaporto dei Consiglieri Federali

BERNA – Tutti contro l’UDC, l’UDC contro tutti. A Berna il partito democentrista, in una particolare alleanza con il PS , ha affossato la revisione della legge sul CO2, e si è visto “sconfiggere” sul tema della doppia nazionalità dei Consiglieri Federali.

E Rocco Cattaneo ha attaccato: “questo è il triste risultato di un'alleanza tra l'area rosso-verde e l'UDC, che hanno preso posizioni estreme e irragionevoli su questo tema. Da un lato, la sinistra ha voluto tirare troppo la corda avanzando proposte utopiche. Per l'UDC invece il problema del surriscaldamento globale non esiste nemmeno; infatti aveva già rifiutato l'entrata in materia sul progetto di revisione totale della legge. Noi liberali siamo invece stati coerenti e abbiamo proposto modifiche ragionevoli e sopportabili al disegno presentato dal Consiglio Federale”, scrive.

“Bisogna essere realisti: il problema delle emissioni esiste ed è grave. È dunque necessario agire. Da una parte ci si deve avvicinare il più possibile agli obiettivi climatici stabiliti dall'Accordo di Parigi. Dall'altra parte però si devono anche guardare gli interessi dell'economia: delle famiglie, delle aziende, dei consumatori, degli automobilisti e delle regioni periferiche. Quindi di coloro che sarebbero direttamente toccati dalle misure previste”, spiega, augurandosi che gli Stati sappiano “correggere il tiro e trovare una soluzione ragionevole”.

Per contro, Marco Chiesa è furibondo per la decisione del Nazionale di dire no alla sua proposta di chiedere ai Consiglieri Federali di avere un solo passaporto. “Oggi il Consiglio nazionale ha deciso che i Consiglieri federali potranno essere binazionali. Non dovranno rinunciare al doppio passaporto. La mia iniziativa parlamentare é stata sostenuta in maniera convinta dall’UDC”, commenta amareggiato. “Per gli altri partiti che la Svizzera abbia un Consigliere federale col passaporto europeo non è un problema”.

“Si trattava semplicemente di obbligare un candidato con due o più passaporti di tenere solo quello svizzero al momento della nomina. Un rappresentante del Governo federale deve necessariamente avere un solo passaporto, così da servire un solo padrone. A pensarla cosi é stata però solo l'UDC. Peccato”, gli ha dato manforte il suo presidente, Piero Marchesi.

Commenti che non sono piaciuti a Marco Romano. “Consiglieri Federali e cittadinanza: la solita occasione per l'UDC per aizzare le folle e sparare nel mucchio, siamo tutti cattivi e irresponsabili, ma basta! Il Parlamento non elegge cittadini con due/tre cittadinanze e la persona che si trova ad esser candidata sa che per essere eletta deve rinunciare - non serve modificare la Costituzione con una votazione che costa centinaia di migliaia di franchi - tutti i cittadini svizzeri possono essere eletti in Governo, l'Assemblea federale valuta e sceglie: come non elegge criminali e mentecatti, tanto è sensibile sulla questione della cittadinanza! UDC e Lega per favore uscite dall'angolo, il Paese ha bisogno di unione e non continue polemiche e barricate!...negli ultimi 120 anni non vi è mai stato un caso...”.

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