BELLINZONA – Non solo il PS, anche l’UDC dice la sua sull’avanzo che ha comunicato oggi il Governo di 137 milioni. È il momento, per i democentristi, di abbassare le imposte in particolare per il ceto medio.
“Bene! Ora, dopo aver strizzato per tutta la legislatura i cittadini ticinesi con nuove tasse e balzelli, si provveda subito a un abbassamento delle imposte”, inizia così un comunicato, che riporta gli undici atti parlamentari presentati “in data 7 maggio 2018 per chiedere una riduzione del carico fiscale, in particolare per le famiglie, anziani e artigiani (PMI)”.
“Le varie proposte risultano tuttora non essere evase e sarebbe ora che il nuovo parlamento desse finalmente in tempi brevi una risposta a chi ha sempre pagato, sopportato aumenti di tasse e balzelli, senza mai fiatare”, prosegue la nota. “Il risanamento dei conti dello Stato era dall’UDC auspicato e ci rallegriamo del risultato ottenuto da governo e parlamento. Non siamo però soddisfatti del metodo utilizzato per raggiungere l’obiettivo, ovvero quello di mettere ulteriormente le mani nelle tasche dei Ticinesi mai affrontando quella che è la causa principale: la spesa pubblica”.
L’obiettivo per la legislatura che comincerà fra pochi giorni è chiaro. “Oltre a chiedere una riduzione del carico fiscale per il ceto medio, le famiglie, gli anziani e le PMI, l’UDC nella prossima legislatura domanderà con forza, nuovamente, un’importante riduzione della spesa pubblica. Non necessariamente tagliando nel sociale, che ormai è diventato un ammortizzatore sociale resosi necessario con l’avvento della libera circolazione delle persone, accordo che ha messo in ginocchio molti Ticinesi, ma piuttosto tagliando gli sprechi e le inefficienze della macchina pubblica. L’UDC afferma a gran voce “Lasciamo i soldi nelle tasche dei ticinesi!”