Commento a 'sfondo sociologico' di Manuele Bertoli, furibonda Greta Gysin: "Ma state pure tutti tranquilli: c'è tempo. Non siamo 40 anni in ritardo, non c'é urgenza alcuna. Non siamo vicini al punto di non ritorno"
BELLINZONA – Ovviamente c’è delusione fra chi fa dell’ecologia uno dei suoi punti di forza dopo il non accordo sul mercato del carbonio. A esprimerla sui social ci pensano la Consigliera Nazionale Greta Gysin e il Consigliere di Stato Manuele Bertoli.
“Fumata nera a Madrid: non c'é accordo sulla riduzione delle emissioni di gas serra, tutto rinviato al 2020. Ma state pure tutti tranquilli: c'è tempo. Non siamo 40 anni in ritardo, non c'é urgenza alcuna. Non siamo vicini al punto di non ritorno. Le emissioni dobbiamo azzerarle entro il 2050, mica entro domani. Possiamo continuare a discutere invece che agire, con calma, magari sorseggiando un buon tè”, commenta ironicamente Gysin.
“Siamo in piena crisi climatica, e noi andiamo avanti come se niente fosse. Mica ci lasciamo rovinare la vita, noi! Non so voi, io sono incredula. Triste. Inca--ata. È davvero ora di cambiare, prima che sia troppo tardi”, conclude.
Singolare il post di Manuele Bertoli: “La COP25 (UN Climate Change Conference di Madrid) si è chiusa con un nulla di fatto. Nulla di strano purtroppo. In un mondo in cui la gente gira a testa bassa guardando la realtà dal proprio telefonino non meraviglia che la politica internazionale sia dominata da chi non riesce a vedere al di là delle proprie scarpe”. Una sorta di lettura sociologica, la sua.