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29.01.2020 - 11:000

PLR, sondaggio e gruppi tematici per il futuro. "Vanno bene opinioni diverse fra rappresentanti ma la discussione sia senza secondi fini"

Ieri si è svolto il Comitato Cantonale del partito, dove Caprara ha spiegato a che punto si è con il sondaggio che deve coinvolgere la base e coi gruppi tematici che chiameranno in causa i deputati

LUGANO – Se un paio di mesi fa il confronto era stato aspro, adesso in seno al PLR si pensa al futuro, sebbene il presente non sia del tutto sereno, basti pensare alle agitazioni in seno alle sezioni di Lugano e Melide. Ieri Bixio Caprara, pur senza fare nomi, nel corso del Comitato Cantonale ha specificato che “anche tra i nostri rappresentanti ci possono essere opinioni diverse, il confronto e la discussione possono anche essere intensi e accesi. L’importante è che sia onesta, genuina e senza secondi fini”, basta che venga usato il metodo liberale.

All’Ospedale Italiano di Lugano si parlato di come proseguire. Era stato annunciato allo scorso Comitato un sondaggio interno alla base, e partirà attraverso un mandato attribuito al noto istituto gfs.bern.

Il PLR ha poi intenzione di “far partire i Gruppi di lavoro tematici che faranno riferimento all’Ufficio presidenziale (UP) basandosi sulla struttura delle Commissioni parlamentari: Economia e Lavoro; Formazione e Cultura; Costituzione e Leggi; Giustizia e Diritti; Sanità e Sicurezza sociale; Ambiente, Territorio ed Energia. Gli obiettivi di questi Gruppi di lavoro sono chiari: l’approfondimento e la discussione di Messaggi parlamentari rilevanti e strategici; la raccolta di input, proposte, informazioni dal territoro da sviluppare in atti parlamentari; l’elaborazione di proposte di posizionamento all’attenzione delle istanze del PLRT. A farne parte, insieme ai membri del Gran Consiglio PLR, esperti settoriali e addetti ai lavori interni ed esterni al Partito”, come spiega in un comunicato. 

Parlando di votazioni, “il Comitato cantonale ha ribadito il sostegno del PLR alle misure messe in atto per dare un futuro all’aeroporto di Lugano-Agno. Misure che erano già state appoggiate dal Gruppo parlamentare nel corso del dibattito parlamentare. Anche in questo caso è però stato ribadito che da LASA, la società che gestisce lo scalo luganese, ci si aspettano strategie chiare, in particolare per quanto riguarda gli investimenti e un concetto di gestione sostenibile. Il NO al referendum da parte del PLR non deve insomma essere letto come una cambiale in bianco”, mentre si è optato per il no a tutti i temi alle urne il 9 febbraio tranne il divieto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale, da approvare.

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