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22.01.2022 - 08:400
Aggiornamento: 23.01.2022 - 13:29

Pulino lascia la Lega e torna al PS: "Ora sono a casa"

Il messaggio sui social: “Naturale epilogo e riconoscimento della propria attitudine e delle proprie posizioni politiche”

LUGANO – “Ricordo ancora il giorno in cui mi avvicinai alla politica. Era l’autunno del 2001 e avevo appena compiuto 17 anni. Preso dall'entusiasmo di un giovane comunista che voleva cambiare il mondo, incominciai quindi a divorare Marx e in particolare Gramsci e fu così che tra il 2005 e 2006 feci la tessera dell'allora Partito del Lavoro, un partito piccolo e in ricostruzione nella quale trovai subito grande spazio. Saltai in breve tempo tutte le gerarchie fino ad entrare nelle massime istanze del partito nelle quali rimasi fino al 2010, giorno in cui feci la difficile scelta di passare tra le file della Lega”. Così, Rodolfo Pulino si presentava alle Comunali del 2016 per la Lega dei Ticinesi. Dopo dodici anni di militanza nel Movimento di Via Monte Boglia, Pulino torna ‘a casa’ tra le fila del Partito Socialista.

Il cambio casacca annunciato sui social

Pulino ha ufficializzato il cambio casacca sui social. “Il tempo – scrive – è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della vita stessa”. Così scrisse Antonio Gramsci nel luglio del 1933 in una delle sue lettere dal carcere. Finché abbiamo a disposizione del tempo è quindi importante saperlo sfruttare al massimo. Non sempre ci riusciamo purtroppo, ma non è mai troppo tardi per trovare la propria strada e fare le scelte che si ritengono più giuste. Il proprio passato deve servire sempre come percorso di crescita e come esperienza, e non deve essere d’ostacolo. La vita è sempre un percorso di crescita. Leggiamo, viaggiamo nel mondo, facciamo esperienze e conosciamo nuova gente, finché non capiamo davvero quale è la nostra vocazione e la nostra dimensione. Da informatico ho sempre fatto gran parte delle mie scelte usando la testa e la ragione. Per una volta voglio anche ascoltare l’istinto e il cuore. È per questo che vi comunico che dal 19 gennaio 2022 sono ufficialmente membro della comunità socialista”.

“Spesso in linea con la sinistra”

“Nei miei anni di militanza politica mi sono battuto per un salario minimo, per una cassa malati unica e mi sono spesso trovato in sintonia con le posizioni della sinistra. Anche nei miei due anni di consiglio comunale ho avuto modo spesso di collaborare e di portare avanti idee vicine e condivise con il PS come la difesa della mobilità lenta, il riconoscimento della crisi climatica, le politiche sociali e giovanili come addirittura il riconoscimento dell’autogestione. Per questo credo che questa mia scelta probabilmente non farà così tanto scalpore ma essere vista come il naturale epilogo e riconoscimento della propria attitudine e delle proprie posizioni politiche. Ora sono davvero a casa”.

E ancora: “Dopo le elezioni sono stato subito contattato da diversi partiti e movimenti.Un fatto che ho interpretato come un apprezzamento per il lavoro svolto e l’impegno profuso e dimostrato in due intensi anni di consiglio comunale. Questa volta non ho però mai avuto alcun dubbio su quale fosse la strada giusta da percorrere. Mi sono dato una semplice risposta. Qual è quel partito per il quale sarei disposto a candidarmi e a mettere disposizione il mio tempo semplicemente per l’ideale senza ricevere per forza nulla in cambio, senza essere per forza eletto e non essere deluso in caso di mancata elezione? La risposta è stata una sola. Il Partito Socialista. Per il quale voglio essere un semplice militante”.

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