POLITICA
Ex funzionario DSS: “Errori di valutazione, carenze da parte dei capi e sanzioni tardive”
Secondo l'avvocata Anne Meier vi sono diverse criticità nella gestione del caso sia a livello individuale, sia presso l'amministrazione pubblica
TiPress/Massimo Piccoli

BELLINZONA - Carenze, errori di valutazione, ritardi nel comminare sanzioni. È un giudizio severo quello che emerge dall’audit esterno commissionato allo studio legale ginevrino Troillet-Meier-Raetzo per far luce sul caso dell’ex funzionario del DSS, condannato del 2021 per violenza carnale. Ben più severo di quello che era emerso dall’inchiesta amministrativa ordinata a suo tempo dal Consiglio di Stato.

La sintesi della verifica è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Bellinzona dall’avvocata Anne Meier. Presente anche il presidente della commissione parlamentare della gestione Fiorenzo Dadò.

Sul caso sono stati commessi “una serie di errori di valutazione e comunicazione”, e la vicenda presenta “diversi punti critici nella gestione sia a livello individuale, sia presso l'amministrazione pubblica”. A titolo di esempio, come riporta la RSI dalla conferenza stampa di stamattina, Meier ha citato il richiamo orale che l’ex funzionario aveva ricevuto nell’estate 2003 a seguito di un problema di condotta. Dall’inchiesta interna era emersa una violazione del dovere di fedeltà, fatto che avrebbe dovuto comportare quantomeno una sanzione, quando non un licenziamento, che però non ci sono stati. Inoltre, sono stati rilevati errori di valutazione e di giudizio da parte dell’alto funzionario cui l’ex funzionario del DSS faceva capo, sia nel 2005 quando sono emersi per la prima volta risvolti di carattere sessuale, sia nel caso che aveva coinvolto una stagista nel 2007. Secondo l’avvocata Meier, già allora c’erano elementi sufficienti per aprire un’inchiesta.

In generale, ha sottolineato Meier, “c’è stata una mancanza da parte dei capi di comprendere che quelle segnalate fossero molestie sessuali”, definizione attorno la quale c’è molta confusione. “Chi doveva sorvegliare è stato incapace di agire prima che si consumassero atti contro l’integrità sessuale”, ha concluso.

Il presidente della Gestione Fiorenzo Dadò, che - riporta sempre la RSI -  già nelle scorse settimane aveva giudicato “preoccupante” il dossier di 58 pagine redatto dallo studio legale ginevrino, si è detto soddisfatto: “Lo scopo ufficiale era trovare le lacune e colmarle affinché casi del genere non si ripetano più. La commissione ritiene molto soddisfacente questo audit, che ha risposto compiutamente e in modo esaustivo a tutte le domande poste. Questa vicenda ha gettato un'ombra sulle istituzioni, noi abbiamo cercato di dissiparle e dobbiamo evitarne di nuove. Mi metto nei panni di quei genitori che hanno un figlio che deve intraprendere un apprendistato nell'Amministrazione cantonale e che potrebbero chiedersi: lo Stato è in grado di garantire rapporti corretti? Se non può garantirli, chi altro?”.

Potrebbe interessarti anche

POLITICA

L'MPS dopo le conclusioni dell'audit: "Impietose: riscontrate carenze gravi e ripetute"

CRONACA

Ex funzionario DSS condannato, "emersi nuovi ed importanti elementi"

POLITICA

Il Governo ha svolto un'inchiesta interna sul caso dell'ex funzionario DSS? Più Donne vuol saperne di più

POLITICA

Dadò: "Abusi sessuali nella Chiesa, serve una commissione indipendente anche a livello cantonale"

CRONACA

Condannato anche per stupro l'ex funzionario DSS

POLITICA

L'MPS: "Il caso dell'ex funzionario del DSS non ha insegnato niente"

In Vetrina

IN VETRINA

Linea 5, in servizio i primi bus articolati elettrici: “Un passo decisivo per la mobilità del Luganese”

14 DICEMBRE 2025
IN VETRINA

Gehri Rivestimenti e l'innovazione: dagli stili contemporanei al progetto di originalità

12 DICEMBRE 2025
IN VETRINA

Quarant’anni di sommelier ticinesi, un brindisi a Piero Tenca

27 NOVEMBRE 2025
IN VETRINA

Hotel Belvedere Locarno, emozioni da regalare tutto l’anno

25 NOVEMBRE 2025
IN VETRINA

Bazzi e Valsecchi, l'unione di due marchi storici per il futuro dell'abitare

21 NOVEMBRE 2025
IN VETRINA

Torna a Lugano Vini in Villa, il festival che celebra il vino ticinese e le sue nuove storie

19 NOVEMBRE 2025