POLITICA
Il "misterioso incidente" di Norman Gobbi. Dadò interpella il Governo. Il ministro spiega. E sull'alcol...
"Se mi avessero ritirato la patente, lo avrei subito comunicato pubblicamente scusandomi con i ticinesi. Ma non ci sto quando mi si mette in cattiva luce per cose non vere”
TiPress/Pablo Gianinazzi

Titolo: “Un misterioso incidente, è abuso di potere?”. È il titolo dell’interpellanza che il presidente del Centro Fiorenzo Dadò ha pesentato al Consiglio di Stato. Ne parla oggi LaRegione riportando alcuni passaggi dell’atto parlamentare: “In questi mesi si è diffusa capillarmente sul territorio ticinese la voce di un sospetto atteggiamento di favore da parte della polizia verso una/un politica/o che parrebbe essere allarmante, in quanto lesivo dell’immagine delle Istituzioni e della relazione di fiducia Stato-cittadino”.

La questione deve essere “urgentemente verificata dal governo e chiarita in modo ineccepibile”, prosegue Dadò, perché, “la notizia indicherebbe che una o un non ben precisato rappresentante dello Stato, sembrerebbe una o un membro del governo, sia stata/o coinvolta/o in un incidente della circolazione di una certa gravità”. E ancora: “a destare sospetti tra i cittadini non è ovviamente l’incidente in sé, ma i risvolti a esso collegati, che parrebbero coinvolgere anche il Corpo di polizia”.

Seguono le domande al Governo volte a capire se nel caso in questione siano stati svolti tutti gli accertamenti previsti dalla legge.

Ebbene, il politico coinvolto nell’incidente, avvenuto nel novembre dell’anno scorso, è il direttore del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi, che alla Regione ha spiegato circostanze e dettagli: “Anzitutto l’incidente non l’ho provocato io, ma è accaduto perché un veicolo ha lasciato la corsia di emergenza immettendosi in quella di scorrimento senza accorgersi che stavo sopraggiungendo: l’impatto, pur con la prudenza dovuta, è stato inevitabile – afferma Gobbi –. Nonostante lo spavento non ci sono per fortuna state conseguenze gravi. Sono stato io a chiamare la polizia. All’alcol test precursore sono risultato lievemente superiore al limite, sono quindi stato sottoposto al test probatorio, quello definitivo, da cui è risultato che ero nella norma. Il tutto si è svolto – sia ben chiaro – nel rispetto della procedura”.

Gobbi aggiunge che “tenere segrete certe cose, oltre a mancare di rispetto verso i cittadini e le cittadine, non serve a nulla, perché prima o poi, come abbiamo sempre visto, escono. Se mi avessero ritirato la patente, lo avrei subito comunicato pubblicamente scusandomi con i ticinesi. Ma non ci sto quando mi si mette in cattiva luce per cose non vere”.

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