POLITICA
Viola Amherd se ne va: "Ma non perché me l'ha chiesto l'UDC"
La ministra della difesa lascerà il Consiglio federale a fine marzo. Il PLR: "Ora un ministro che protegga il Paese"

BERNA - Viola Amherd, 62 anni, ha annunciato le sue dimissioni dal Consiglio federale per il 31 marzo. La consigliera federale vallesana, responsabile del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), era stata eletta il 5 dicembre 2018 al posto di Doris Leuthard.

 “La decisione è stata presa dopo un periodo di riflessione - ha spiegato -. Riflessione nata anche "grazie" a voi, che mi avete domandato quasi quotidianamente quando mi sarei dimessa. Allora ho avuto il tempo di riflettere e mi sono detta “dopo 30 anni di politica attiva, di cui più di 25 in una funzione esecutiva, è ora di lasciare il posto a qualcuno di più fresco o fresca”.

Nel fine settimana i dirigenti dell’UDC avevano chiesto le dimissioni della consigliera federale, accusandola di aver fissato priorità sbagliate per l’esercito: “Preferisce occuparsi di questioni di genere nell’esercito piuttosto che di equipaggiamento”.

Ma Viola Amherd ha precisato che la sua decisione non ha nulla a che vedere con le critiche dell'UDC.

L’attuale ministro della Difesa, si legge in una nota del PLR, “è riuscita a convincere la popolazione della necessità di acquistare nuovi aerei da combattimento. In qualità di ministro dello Sport, la vallesana ha ottenuto numerosi successi, tra cui la candidatura della Svizzera a ospitare il campionato europeo di calcio femminile, che si svolgerà proprio quest'anno nel nostro Paese”. Il presidente del PLR Thierry Burkart l’ha ringraziata per il suo impegno, augurando “al suo successore al Dipartimento della Difesa di riuscire a ripristinare con urgenza la capacità di difesa del nostro Paese”.

Data l'attuale situazione geopolitica, secondo il PLR, “la priorità assoluta è il riarmo del nostro esercito, che attualmente non è in grado di difendersi da solo. Il primo dovere di ogni ministro della Difesa è proteggere il proprio Paese: né più né meno”.

Il seggio del Centro nel Consiglio federale non è contestato. Il PLR, conclude la nota, “aspetta quindi che il partito presenti una scelta di candidati per l’elezione suppletiva e li valuterà a tempo debito”.

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