Il Consiglio di Stato respinge le iniziative sulle casse malati: “Pesanti conseguenze per Cantone e Comuni”. Sostegno invece all’Id-e, contrarietà all’abolizione del valore locativo
BELLINZONA – Il Consiglio di Stato ha presentato oggi, durante una conferenza stampa a Palazzo delle Orsoline, la propria posizione in vista della votazione cantonale del prossimo 28 settembre. L’Esecutivo invita i ticinesi a respingere entrambe le iniziative popolari sottoposte al voto a livello cantonale. Per quanto riguarda invece i due oggetti federali, il Governo sostiene il progetto di identità digitale (“Id-e”) e raccomanda di dire no all’abolizione del valore locativo.
Il Governo ha sottolineato come l’approvazione delle due iniziative cantonali avrebbe conseguenze pesanti per le finanze pubbliche, sia del Cantone sia dei Comuni, senza rappresentare una vera soluzione al problema della crescita dei costi della salute.
Nel dettaglio, per quanto riguarda l’iniziativa legislativa generica “Esplosione premi di cassa malati: ora basta! (Iniziativa per il 10%)”, l’Esecutivo ha ricordato che il sistema di riduzione dei premi dell’assicurazione malattia (RIPAM) in Ticino è già tra i più sociali della Svizzera: un ticinese su tre riceve un sostegno, aggiornato ogni anno in automatico all’aumento dei premi. La spesa cantonale lorda per la riduzione dei premi è cresciuta di oltre 100 milioni tra il 2020 e il 2025, superando i 420 milioni annui. L’adozione del modello proposto dall’iniziativa metterebbe a rischio questo sistema consolidato, con un aggravio stimato in circa 300 milioni di franchi all’anno, equivalenti a un aumento di circa 20 punti percentuali del moltiplicatore cantonale.
Quanto all’iniziativa popolare legislativa “Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente!”, il Consiglio di Stato ha evidenziato che il Ticino concede già oggi le più generose deduzioni per oneri assicurativi di tutta la Svizzera, con importi deducibili fino al doppio della media intercantonale. La misura, secondo il Governo, avvantaggerebbe soprattutto i redditi più elevati, mentre i contribuenti con redditi modesti ne trarrebbero benefici limitati o nulli. L’impatto finanziario stimato sarebbe di circa 100 milioni l’anno, suddivisi tra 55,1 milioni a carico del Cantone e circa 44 milioni a carico dei Comuni. Anche in questo caso, l’approvazione del testo obbligherebbe a reperire nuove risorse o a tagliare prestazioni, con il rischio di un aumento delle imposte.
Sul fronte federale, l’Esecutivo raccomanda di respingere l’abolizione del valore locativo (decreto federale del 20 dicembre 2024 sull’imposta immobiliare cantonale sulle abitazioni secondarie) e di sostenere invece la legge federale sull’Id-e (legge del 20 dicembre 2024 sul mezzo di identificazione elettronico e altri mezzi di autenticazione elettronici).
Il materiale di voto sarà distribuito agli aventi diritto tra il 1° e il 6 settembre. Oltre al tradizionale opuscolo informativo, sono disponibili video con traduzione nella lingua dei segni e informazioni in linguaggio facile. Tutti i dettagli possono essere consultati sul portale ufficiale: www.ti.ch/votazioni.