Il capogruppo dell’UDC: "È inutile pensare di rientrare in un anno e mezzo da questo disastro con un Consiglio di Stato che non riesce a fare i compiti da dieci anni a questa parte"
MELIDE - Il capogruppo dell’UDC Sergio Morisoli si è presentato ieri sera a Matrioska, su TeleTicino, con una cassetta degli attrezzi. Lima, sega, martello, cacciavite… Non più solo la chiave inglese che aveva portato tre anni fa in campagna elettorale. Quella non basta più per rimettere in sesto i disastrati conti del Cantone, soprattutto dopo le sberle popolari di domenica scorsa.
Poi, sul finire della puntata ha lanciato una pazza idea: “Penso che ci vorrebbe un patto vero tra i partiti: un accordo e un impegno per non ricandidare nessuno dei cinque consiglieri di Stato uscenti nel 2027. Troviamo da subito altre figure in grado di essere candidate e nel frattempo i partiti presentano un piano di rientro, perché è inutile pensare di rientrare in un anno e mezzo da questo disastro con un Consiglio di Stato che non riesce a fare i compiti da dieci anni a questa parte. La butto là… ma i partiti devono riflettere seriamente. Quello che intendo deve essere un patto paese”.