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Sanità
20.07.2018 - 11:360

La cassa malati ha cambiato idea: pagherà il farmaco al 12enne!

Martedì il dottor Brazzola ha ricevuto la telefonata risolutiva. Soddisfatti Bang e Fonio. La politica ha comunque promesso di agire

BELLINZONA – Alla fine, la cassa malati ha cambiato idea. Il rifiuto di pagare un farmaco del costo di 3mila franchi, che serve a un 12enne per una cura per evitare la recidiva di un sarcoma, aveva fatto scalpore. Il dottor Brazzola lo aveva raccontato a La Regione, ed era scattata la solidarietà dei ticinesi, che in pochissime ore grazie a “Quii da la cursa” avevano raccolto ben più del necessario. Non è mancato lo sdegno, ovviamente.


Brazzola era in trattativa da aprile, martedì gli è arrivata la tanto attesa chiamata. “Mi hanno comunicato che copriranno i costi tramite la complementare e senza partecipazione da parte della famiglia”, ha detto a La Regione. Con la LAMAL, insisteva la cassa malati non pagava. La cura è riconosciuta dall’Agenzia europea del farmaco, ma non inserita nell’elenco dei medicamenti obbligatoriamente a carico dell’assicurazione malattia, non omologato da Swissmedic: la normalità, o quasi, ha detto il medico, in oncologia pediatrica. Addirittura, aveva affermato, la cassa malati sarebbe stata disposta a rimborsare una chemioterapia, non quel farmaco.


Ora ha deciso che pagherà, dando sicuramente una risposta attesa per una famiglia in difficoltà sia finanziaria che morale, come normale che possa essere in casi di malattie gravi come quella del 12enne (che comunque sta meglio e che se tutto andrà bene potrà riprendere la scuola a settembre).


A farsi promotori della colletta, tramite l’associazione di cui fanno parte entrambi, Giorgio Fonio ed Henrik Bang, che avevano poi rivolto una lettera di fuoco alla cassa malati, promettendo di fatto guerra se non avesse cambiato idea (e venendo accusati da Lorenzo Quadri di utilizzare la triste storia per fare campagna elettorale). “Siamo soddisfatti della decisione presa dall’assicurazione. Questa storia si conclude nel migliore dei modi, anche grazie alla grande solidarietà di tanti cittadini, li ringraziamo tutti”, hanno dichiarato i due sempre a La Regione.


I 30mila franchi raccolti, una cifra enorme, andranno a delle associazioni che si occupano di oncologia pediatrica, indicate dal dottor Brazzola. Intanto però si è messa in evidenza una stortura nel sistema delle casse malati: la politica ha promesso di agire, sull’onda emotiva.

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