SANITà
Zecche oltre i 2000 metri, infezioni in aumento: l’allarme della Suva
A causa del riscaldamento climatico, questi parassiti potenzialmente pericolosi, rimangono attivi più a lungo e si stanno diffondendo sempre più ad alta quota  
TiPress

LUCERNA - Con l’aumento delle temperature, le zecche si stanno diffondendo a quote sempre più elevate, raggiungendo anche i 2000 metri di altitudine. La Suva avverte che il numero di casi legati alle punture di questi parassiti è in costante crescita, con un incremento del 15% negli ultimi anni. Il cambiamento climatico, con inverni più miti e periodi caldi prolungati, favorisce la loro sopravvivenza e diffusione. Per questo, la Suva esorta a proteggersi fin da subito, anche attraverso la vaccinazione contro la TBE (meningoencefalite primaverile-estiva).

Un rischio in aumento: più zecche, più infezioni

Le zecche non si trovano più solo nei boschi e nei prati a bassa quota, ma ormai anche in montagna. Il loro habitat si è ampliato, soprattutto nelle zone tra i 500 e i 1000 metri, con una presenza sempre più massiccia anche oltre i 2000 metri.

I numeri parlano chiaro: tra il 2015 e il 2019 si registravano circa 13.000 casi annui di punture di zecca, mentre tra il 2020 e il 2024 il numero è salito a 15.000, con un aumento del 15%.

Ma il pericolo non si limita alle punture: le zecche possono trasmettere malattie gravi, tra cui:

Borreliosi: infezione batterica che può causare danni neurologici e, in rari casi, paralisi. È curabile con antibiotici, ma non prevenibile con il vaccino.
TBE (meningoencefalite primaverile-estiva): un’infezione virale che può provocare gravi danni neurologici permanenti o, nei casi più gravi, risultare mortale. Non esiste una cura, ma la vaccinazione è efficace.
Ogni anno, le conseguenze delle punture di zecca portano a otto casi di invalidità permanente e, in media, un decesso ogni due anni. La stagione delle zecche è già iniziata: proteggersi è essenziale per evitare conseguenze gravi.

Vaccinarsi per proteggersi

La Suva raccomanda la vaccinazione contro la TBE per chi trascorre molto tempo all’aperto. La protezione completa prevede tre dosi:

Prima e seconda dose a distanza di 1-3 mesi, con una protezione del 98% dopo la seconda iniezione.
Terza dose dopo 5-12 mesi, per una copertura di almeno tre anni.
Schema rapido per chi ha bisogno di un’immunizzazione più veloce.
Come prevenire le punture di zecca

Oltre alla vaccinazione, è possibile ridurre il rischio seguendo alcune precauzioni:
- Indossare abiti chiusi e chiari, per individuare più facilmente le zecche;             

-Usare repellenti specifici contro le zecche;

- Controllare il corpo dopo ogni escursione, soprattutto dietro le ginocchia, sotto le ascelle e alla base dei capelli;

- Rimuovere subito le zecche con pinzette o strumenti appositi, disinfettando la zona.

Chi paga in caso di puntura?

La puntura di zecca è considerata un infortunio e, quindi, i costi delle cure sono coperti dall’assicurazione infortuni. Questo perché la legge considera infortunio qualsiasi danno improvviso e involontario causato da un fattore esterno straordinario – un criterio che le punture di zecca soddisfano pienamente.

 

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