Lo scorso 9 agosto a Locarno, nell'ambito del Film Festival, istituzioni e specialisti hanno discusso di nuovi modelli di assistenza, prevenzione e innovazione tecnologica
LOCARNO – Si è svolto sabato 9 agosto al Palacinema il 4° Simposio di Locarno sulla Sanità sostenibile, organizzato da Swiss Medical Network in collaborazione con il Locarno Film Festival. Un appuntamento che, anche nell’edizione 2025, si è confermato come evento di riferimento per il dialogo tra medicina, cultura e società, riunendo esponenti della politica, del sistema sanitario e del mondo assicurativo provenienti da tutta la Svizzera, con l’obiettivo di affrontare le sfide future della sanità, dai modelli integrati di assistenza alla digitalizzazione, fino agli aspetti ambientali e culturali.
Ad aprire i lavori è stato il presidente del Consiglio di amministrazione di Swiss Medical Network, Raymond Loretan, che ha salutato i presenti e tracciato un bilancio delle iniziative in corso: “Un gruppo in prima linea nella politica sanitaria, che vuole rompere con la solita routine e offrire cambiamenti di paradigma. La Sanità è una sfida nazionale che bisogna affrontare insieme”. Loretan ha ricordato che “la promozione di un sistema sanitario sostenibile si colloca nell’ambito di un modello di sanità pure sostenibile, nell’interesse dei pazienti: "quest’anno è operativo non solo il nostro progetto Réseau de l’Arc in collaborazione con la cassa malati Visana e il Canton Berna, ma anche la Rete Sant’Anna, in Ticino, dall’inizio del 2025. Quest’ultima è in una fase embrionale e, come ogni progetto, per evolvere e sortire i suoi effetti necessiterà di tempo”.
Sul palco è poi salito l’avvocato Luigi Pedrazzini, vicepresidente del Locarno Film Festival (in rappresentanza della neopresidente Maja Hoffman), che ha espresso soddisfazione per la partnership con Swiss Medical Network: “È importante avere partner sostenibili e affidabili che ci aiutino a trovare nuove strade e rendere sempre più attrattiva e costante la strada del Film Festival. Parlare di salute sostenibile all’interno del nostro ambito culturale ci permette di essere una piattaforma di discussione e di confronto su problemi – anche in ambito sanitario – in un ambiente favorevole per individuare insieme soluzioni a problemi, compresi quelli sulla salute che interessano anche tutta la nostra popolazione”.
Il saluto istituzionale è stato affidato a Matteo Quadranti, presidente della Commissione della sanità e della previdenza sociale del Canton Ticino: “Nella Sanità è essenziale trovare il bandolo della matassa fra competenze e interessi di parte. Fra Sanità e Politica, la complessità passa dal fatto che la popolazione si aspetta qualità e prossimità delle cure, come pure il contenimento dei premi delle Casse malati". Quadranti ha poi invitato a cercare "veri rimedi" per ridurre i costi della sanità, e quindi quelli dei premi, evidenziando la necessità di "responsabilizzare i cittadini assicurati, che a loro volta dovrebbero impegnarsi nel mantenersi in buona salute attraverso un sano stile di vita e la prevenzione”.
Ad aprire il dibattito è stato Felix Schneuwly, responsabile delle Pubbliche Relazioni di comparis.ch, che ha posto l’accento sul ruolo determinante della formazione: “Il comportamento del singolo influenza la salute più della medicina. Prima di poter ricorrere alla medicina che cura, è necessario promuovere l'alfabetizzazione sanitaria. La formazione è la migliore forma di promozione della salute”.
Il tema della sostenibilità e della sua evoluzione è stato al centro della prima tavola rotonda moderata da Christine Maier, che ha visto protagonisti lo stesso Schneuwly, Catherine Loeffel (membro dell’Executive Board di Visana), Esthelle le Gallic de Kerizouët (direttrice VIVA Health Suisse) e Michela Pfyffer (direttrice VIVA Rete Sant’Anna). Le due responsabili VIVA hanno illustrato i progetti di rete attualmente in corso e lo sviluppo previsto nella Svizzera tedesca. “Dal progetto su carta delle Cure integrate – è stato ricordato – si è passati alla piena operatività: il Réseau de l’Arc è già attivo e quest’anno è stata varata la Rete Sant’Anna in Ticino. La visione di Antoine Hubert, fondatore della rete di cure integrate, sta prendendo sempre più concretezza e, con la tappa di Zofingen del prossimo anno, sarà operativa in tutta la Svizzera”.
Un’attenzione particolare è stata riservata al tema della digitalizzazione. “La condivisione dei dati – è stato sottolineato – crea i presupposti di sostenibilità che permettono di realizzare le cure integrate”.
Nella seconda parte del Simposio, il Dr. Werner Kübler, presidente del Consiglio di amministrazione di Swica ed ex direttore dell’Ospedale universitario di Basilea, ha affrontato le sfide della digitalizzazione nel sistema sanitario. Adrian Schmitter, CEO del Kantonspital Baden, ha presentato il progetto romando Swiss KIS / JV KSB-ETH, adattato ora per la Svizzera tedesca. Marina Hinnens, responsabile di progetto dell’Hôpital du Valais, ha illustrato l’iniziativa DPI+, mentre Jacques Boschung, presidente del CdA di Well (app sviluppata da diverse casse malati), ha partecipato al confronto nella seconda tavola rotonda, sempre moderata da Christine Maier.
A chiudere i lavori è stato il CEO di Swiss Medical Network, Dino Cauzza: “Il Locarno Film Festival rappresenta la piattaforma ideale per confrontare, con intelligenza, punti di vista diversi e trasformarli in azioni concrete. Una sanità sostenibile nasce da un finanziamento più equo, da cure coordinate e da un digitale realmente interoperabile. Con VIVA Health, Swiss Medical Network e Visana vogliamo misurare i risultati e premiare la prevenzione”.
Swiss Medical Network in breve
Swiss Medical Network è uno dei due principali gruppi ospedalieri e clinici privati della Svizzera. Con 21 cliniche e ospedali, oltre 70 centri ambulatoriali, 5.000 collaboratori e più di 2.300 medici attivi in 15 cantoni, il gruppo copre l'intero spettro medico, gestisce ospedali quotati e convenzionati e assiste più di 1,2 milioni di pazienti all'anno. Pioniere dell'assistenza integrata con il progetto VIVA, il Réseau de l'Arc è diventato la principale organizzazione di cure integrate in Svizzera, accessibile a gran parte della popolazione dell'Arco giurassiano. All'inizio del 2025, il lancio di VIVA in Ticino e della Rete Sant'Anna ha ampliato il modello, rafforzando l'impegno per cure integrate accessibili a tutti. Swiss Medical Network Holding è controllata al 77% da AEVIS VICTORIA SA, quotata alla SIX Swiss Exchange.
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