LUGANO – Non una sconfitta ma un punto di partenza. Vicky Mantegazza sui social analizza la stagione del suo Lugano e non boccia i playoff, con le quattro partite perse, anzi, li vede come una evoluzione. E rivolge un pensiero ai tifosi e a Alessandro Chiesa.
“Un’altra stagione è finita. Una stagione fatta di alti e bassi, una stagione che sapevamo sarebbe stata un primo passo verso qualcosa di nuovo. Penso di poter dire, nonostante una regular season altalenante, che in queste ultime partite siamo finalmente riusciti a intravedere le basi che vogliamo mettere e mantenere per il nostro futuro: una squadra unita, con grinta e talento e soprattutto con tanta voglia di “non mollare mai”. Uscire dai playoffs con un 4-0 non è stata una sconfitta, è stato un momento per sbocciare e vedere i nostri limiti, le nostre fragilità. Ed è proprio dai nostri punti deboli che ricominceremo, per crescere ed essere ancora più forti”, il suo pensiero.
L’ultimo periodo ha visto anche il ritorno, finalmente, dei tifosi dopo il Covid: “Finalmente siamo tornati a sentire il pubblico alla Corner Arena. L’atmosfera che si respirava nelle ultime settimane era quella giusta, i tifosi si sono fatti sentire e non hanno mai mollato. Ci tengo a ringraziarvi, perché il vostro appoggio è stato fondamentale, come fondamentale è sentirci tutti uniti in questa grande famiglia bianconera”.
“Un grazie speciale va anche alla squadra. Grazie ragazzi per le emozioni che avete saputo regalarci e per averci fatto vedere che il Lugano c’è e non si molla. Quest’anno si è archiviato così, ma ora ci rialzeremo più forti, lavorando duro, per vivere una stagione con la giusta rabbia, voglia e grinta di far vedere chi è il Lugano!”, prosegue, per concludere con un messaggio per Chiesa: “Ci tengo ad augurare buona fortuna a chi ci lascerà quest’anno, ma soprattutto ci tengo a dedicare un pensiero ad Alessandro Chiesa, un ragazzo dai giusti valori, un simbolo della nostra squadra di cui sono davvero orgogliosa. Grazie Ale, sono davvero felice che farai ancora parte della nostra società”.