SPORT
Mondiali di calcio, Blatter: “Un errore disputarli in Qatar”
Secondo l'ex presidente della FIFA, il Paese è troppo piccolo per ospitare un evento di tale portata. E a proposito della recente sentenza del TPF: “Non è un'assoluzione di seconda classe. La storia dimostrerà com’è andata”
TiPress/Alessandro Crinari

ZURIGO - “Una cattiva scelta”, così l’ex presidente della FIFA, Sepp Blatter, commenta ex post la decisione di disputare i Mondiali di calcio in Qatar. Il Paese sarebbe infatti troppo piccolo per un evento di tale portata: “Il calcio e i mondiali sono troppo grandi”, ha dichiarato Blatter in un'intervista pubblicata oggi dalle testate di Tamedia. “È stata una cattiva scelta. E io all'epoca me ne sono assunto la responsabilità come presidente”, afferma Blatter.

In origine, il Comitato esecutivo avrebbe voluto assegnare i mondiali 2018 alla Russia e l’edizione 2022 agli Stati Uniti. “Sarebbe stato un gesto di pace se i due avversari politici avessero ospitato i campionati mondiali uno dopo l'altro -  ha detto Blatter - Ma voti importanti sono poi andati al Qatar”.

E a proposito della sua recente assoluzione dall'accusa di truffa davanti al Tribunale penale federale (TPF), l'ex presidente della FIFA dichiara: “Non è stata un'assoluzione di seconda classe”. 

In ottobre, il Ministero pubblico della Confederazione ha presentato un ricorso in appello contro l'assoluzione di Blatter e dell'ex presidente dell'UEFA Michel Platini. Blatter dice di non capire perché la sentenza sia stata impugnata, ma il  fatto che solo l'MPC, e non la FIFA, abbia fatto ricorso è per lui un segno di distensione. 

“Il Tribunale ha stabilito che la somma di due milioni è stata un compenso ammissibile per i servizi resi da Michel Platini alla FIFA - sottolinea l'ex presidente caduto in disgrazia - Tutto si è svolto in modo trasparente”.

Per Blatter, infatti, l'apertura delle indagini sarebbe legata a una ripicca degli americani, con i quali il Ministero pubblico della Confederazione ha collaborato, i quali non avevano digerito la decisione di assegnare i Mondiali al Qatar. L'ex capo della FIFA ammette che non esistono prove di ciò ma dichiara fiducioso: “La storia mostrerà come è andata”.

 

 

 

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