Mario Timbal: "Anche in un contesto di costante riduzione delle risorse, vogliamo continuare a rinnovare la nostra offerta"
COMANO - Dopo aver raggiunto gli obiettivi di risparmio previsti per il 2025 – pari a 5 milioni di franchi e alla soppressione di 15 posti di lavoro a tempo pieno – la RSI avvia ora la seconda fase del piano biennale annunciato nel settembre 2024. Questa nuova fase prevede, entro il 2026, ulteriori risparmi per 7 milioni di franchi e la cancellazione di 37 posti di lavoro a tempo pieno.
Questa mattina, si legge in una nota stampa, "il direttore della RSI, Mario Timbal, ha presentato al personale i dettagli delle misure previste per il 2026. Come già anticipato, le ragioni di questa nuova fase di contenimento sono legate alla parziale compensazione del rincaro sul canone – decisa dal Consiglio federale – e alla costante diminuzione degli introiti pubblicitari".
«Abbiamo lavorato sull’offerta, sulle modalità produttive e sulla riorganizzazione dei ruoli di supporto – ha spiegato Mario Timbal – per garantire i risparmi necessari e, al contempo, mantenere il nostro mandato di servizio pubblico. Anche in un contesto di costante riduzione delle risorse, vogliamo continuare a rinnovare la nostra offerta. Tra le novità in preparazione, da settembre proporremo su LA 1 un nuovo appuntamento quotidiano in diretta, frutto della collaborazione tra le redazioni di Informazione, Cultura e Sport. Inoltre, ci apprestiamo a lasciare la storica sede radiofonica di Besso – destinata a diventare la Città della Musica – per riunire radio, televisione e digitale nel nuovo Polo RSI di Comano. Si tratta di un passaggio chiave verso una maggiore integrazione produttiva tra i media, che aprirà la strada a nuove sinergie e ulteriori risparmi».
Con l’obiettivo di mantenere un buon clima aziendale, prosegue la nota, la Direzione ha promosso la partecipazione attiva delle collaboratrici e dei collaboratori, che avranno la possibilità di commentare le misure e proporre soluzioni alternative per contenere la soppressione dei posti di lavoro. Alla procedura parteciperanno anche il sindacato SSM Svizzera italiana e l’Associazione dei Quadri (AdQ).
La riduzione dell’organico sarà gestita, per quanto possibile, attraverso il normale ricambio e i pensionamenti anticipati previsti dal piano sociale. Tuttavia, non si escludono licenziamenti. I tagli riguarderanno tutti i settori dell’azienda, e le unità direttamente coinvolte saranno informate nel più breve tempo possibile.
Nel frattempo, mentre la RSI affronta un processo di trasformazione orientato alla razionalizzazione dell’offerta e all’efficientamento dei processi, prosegue anche a livello nazionale il progetto “Enavant SRG SSR”. L’iniziativa ha l’obiettivo di riorientare l’intera azienda e il Servizio pubblico in vista delle sfide future, tra cui la graduale riduzione del canone radiotelevisivo da 335 a 300 franchi entro il 2029.