. «È un déjà-vu, con un costo molto elevato, 45 milioni di franchi se l'iniziativa passasse, di cui 7,5 a carico dei Comuni, i quali tra l'altro hanno ben poco a che vedere con le scuole medie. Questo ha destato perplessità, e rende ancor meno accettabile l'iniziativa. Non dobbiamo dimenticare che se passasse ci sarebbero degli investimenti da fare sufficienti a far capire che è utopico trovare le risorse per questi interventi, che nella maggior parte dei casi per noi non risultano indispensabili per il miglioramento della scuola».Si può riflettere su alcuni interventi, precisa Franscella, citando un'iniziativa di PLR e PPD, ma che erano transitori e comportavano costi minori. «Diciamo no oggi, e non vogliamo disconoscere le proposte o abbandonare la scuola media, che vive un momento difficile e ha bisogno di attenzione, ma riteniamo opportuno attendere il messaggio "La scuola che verrà". Dopo questo valuteremo l'efficacia di quanto proposto da questa iniziativa e dalla nostra. Siamo convinti che non serve più mettere cerotti, si deve fare una riforma per la scuola, ed ora sta arrivando».Il PS vuole andare avanti. «Secondo me è una forzatura voler andare davanti al popolo. Si rischia un'altra bocciatura quando la discussione si potrebbe fare in modo più tranquillo. Capisco i termini, ma il pericolo è una seconda sconfitta».«Come gruppo PLR rifiutiamo l'iniziativa»: non ha dubbi