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28.11.2015 - 16:130
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Verdi, inizia l'era Delcò Petralli: un anno per risalire la china

Questa mattina l'unica candidata è stata eletta nuova Coordinatrice dei Verdi. Nel suo discorso, ha più volte sottolineato come desidera dei toni meno aggressivi di quelli tenuti negli ultimi tempi

LUGANO - Tutto come previsto. Michela Delcò Petralli, unica candidata, succede nel ruolo di Coordinatrice dei Verdi al dimissionario Sergio Savoia. In un primo momento si era deciso di svolgere l'Assemblea, tenutasi nell'Auditorium dell'USI, a porte chiuse, poi i presenti hanno preferito dare la possibilità anche alla stampa di assistere. Il quesito più importante, latente da un bel po' in casa verde, è il ruolo degli aderenti a "Noi", l'associazione di Sergio Savoia. Tamara Merlo ha subito invitato «chi guiderà i Verdi a non dare per scontato il contributo di tante persone che militano nel partito in occasione del lancio di nostre iniziative». Da sottolineare come nel gruppo parlamentare quattro deputati su sei facciano parte di "Noi". La stessa Merlo si è astenuta nella votazione per la nuova Coordinatrice, così come Elisabetta Ganella, mentre Franco Denti ha votato per Delcò Petralli. Anche Sergio Savoia ha preso la parola, specificando che non è in atto alcuna scissione. A suo avviso, sono stati otto anni belli quelli trascorsi alla guida del partito, che non lascia. Una volta terminato il breve discorso, ha preferito lasciare l'aula. Delcò Petralli, una volta nominata Coordinatrice con 55 voti a favore, 4 astenuti e un contrario, ha lanciato qualche frecciata a Noi. «Parliamo di noi... Verdi», è stato il suo ironico riferimento. Resterà in carica un anno, ma ha già precisato di essere pronta ad andarsene prima «se non ci sarà pace o se ci saranno attacchi e interviste contro me o altri". L'obiettivo numero uno è rilanciare il partito, abbandonando il linguaggio aggressivo. «Siamo diventati la brutta copia dell'originale», ha ammesso, pensando alla Lega. La litigiosità interna ha compromesso una credibilità che dovrà essere riacquistata riallacciando i rapporti con i Verdi svizzeri e non escludendo altre alleanze. Il partito, comunque, dovrà essere al passo coi tempi, nel senso che non potrà essere monotematico ma dovrà affrontare tutti gli argomenti che fanno parte dell'agenda politica. «Ma senza litigare», ha ammonito di nuovo la nuova Coordinatrice. Quando si sono trattati gli "eventuali", non si è voluto dar seguito a una richiesta di Pierre Zanchi di presentare una risoluzione contro la candidatura di Norman Gobbi al Consiglio Federale. «Non sono affari nostri». [nggallery id=72 images=99]
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