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12.05.2016 - 11:280
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Franco forte e AlpTransit. Turismo, quante sfide!

L'abolizione della soglia minima di cambio franco/euro ha fatto diminuire del 34% i turisti in Ticino. AlpTransit un aiuto? Sì, ma attenzione che anche Milano sarà vicina...

LUGANO - 34% di turisti, soprattutto locali, in meno per il Ticino a causa del franco forte. Che l'abolizione della soglia minima di cambio franco/euro potesse influire in negativo sul settore lo si poteva intuire, ieri nel corso del primo giorno di Giornata delle vacanze 2016 sono stati esposti alcuni numeri. A fare le spese del provvedimento della BNS sono in particolare i cantoni alpini, basti pensare alle percentuali di Oberland bernese (–40%), i Grigioni (–37%), il Vallese e il Ticino. I pernottamenti del nostro cantone, ha fatto comunque notare il direttore di Ticino Turismo Elia Frapolli, sono in calo da parecchio, da ben prima dell'abolizione della soglia minima e solo un cambiamento strutturale può aiutare. Per esempio, pubblicizzare elementi di forza quali il LAC o lo Splash & Spa, per uscire dal concetto tradizionale di turismo. Il quesito della giornata era anche legato all'impatto che avrà AlpTransit sul turismo. «Grazie ad AlpTransit molti svizzeri tedeschi potranno effettuare più escursioni di breve durata nel cantone, ma può essere però anche uno svantaggio, perché alcuni potrebbero decidere di non fermarsi a dormire», sostiene il direttore di Svizzera Turismo Jürg Schmid. Ma bisognerà fare attenzione al fatto che i tempi di percorrenza da Zurigo a Milano saranno più corti rispetto a quelli fra Zurigo e Bellinzona, e che la città milanese è attrattiva per i negozi e per gli orari di apertura. Una sfida e una necessità è anche cercare di attrarre diversi tipi di turisti, non solo quelli locali. Il mercato asiatico, in particolare, è interessante.
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