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22.05.2016 - 16:150
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Il Governo, «col no alla tassa ci sarebbero problemi per finanziare il trasporto pubblico»

Il Consiglio di Stato risponde a un'interrogazione di Bang. «Il traffico è causato per buona parte dai frontalieri. Questa tassa migliorerebbe la qualità di vita»

BELLINZONA - La tassa di collegamento si inserisce nella strategia per una mobilità sostenibile del Dipartimento, e ha due scopi: «contenere il traffico nelle ore di punta e garantire il finanziamento e il potenziamento del trasporto pubblico». Il traffico è causato in gran parte dai frontalieri e in caso di bocciatura «sorgerebbero dei problemi riguardanti il finanziamento del trasporto pubblico che andranno valutati». Sono informazioni contenute nella risposta del Consiglio di Stato ad un'interrogazione di Henrik Bang del 14 febbraio. «Riteniamo che la tassa - agendo sul traffico congestionato - abbia il pregio di migliorare la qualità di vita. Tale misura è pertanto necessaria per la tutela di tutta la popolazione e delle generazioni future», si legge nel testo, alla domanda su quali siano i principali benefici della discussa tassa. Bang chiedeva se a seguito del voto favorevole in Parlamento vi siano stati riscontri positivi, e il Governo, pur affermando che è presto per fare delle valutazioni, ha detto che «per quanto a nostra conoscenza, vi sono aziende, centri commerciali e, più in generale, proprietari di grandi parcheggi che hanno già deciso di intervenire: riducendo i posteggi a disposizione dei dipendenti, organizzando navette aziendali, e favorendo, laddove possibile, la pratica del car pooling». Alla domanda relativa a chi causa il traffico, è stato spiegato che «è innegabile che sia da ricondurre in gran parte ai lavoratori frontalieri». L'85% di essi dispone anche di un posteggio gratuito. «Una crescita del traffico di transito nord-sud non potrà che acuire i problemi sull'asse autostradale», prosegue la risposta, precisando che la tendenza va verso questo aumento. La strategia per migliorare il problema traffico è ampia, spiega il Governo, e dal bonus di 2 milioni per le aziende virtuose «ci si attende una riduzione dei picchi di traffico nelle ore di punta». La doccia fredda arriva al quesito da parte di Bang sulle conseguenze di un eventuale no. Il Consiglio di Stato, come detto, precisa che ci sarebbero problemi legati al finanziamento pubblico ma la sua preoccupazione maggiore è legata al traffico: «un tale scenario provocherebbe, infatti, effetti fortemente negativi, in particolare sui volumi di traffico, sull'inquinamento dell'aria e sulla qualità di vita». Infine, per quanto riguarda, in caso di sì, i 18 milioni di introito annuo, essi giungerebbero per «circa due terzi dai posteggi per i dipendenti (e altri usi pendolari) e un terzo dai posteggi per i clienti delle attività e dei commerci».
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