ELEZIONI 2019
Qualcuno va controcorrente: "Non andate a votare!"
L'Associazione Ticinese per l'Autonomia dei Comuni ha preso questa decisione "valutando il comportamento di tutti i partiti in merito alle aggregazioni: la sistematica approvazione di quelle coatte è una deriva antidemocratica"

BELLINZONA – Tutti invitano ad andare a votare, dato che secondo i sondaggi a rinunciare al proprio diritto (e contemporaneamente dovere civico) di dire la propria sull’elezione del Consiglio di Stato e del HGran Consiglio sarebbe pronto il 43% degli aventi diritto. 

Anche il voto per corrispondenza non decolla, anzi. Le percentuali di chi ha già spedito la scheda compilata sono decisamente diminuite rispetto a quattro anni fa.

Ma c’è qualcuno che va controcorrente e chiede di non votare. È l’ATAC, l’Associazione Ticinese per l’Autonomia dei Comuni.

“Valutando il comportamento di tutti i partiti, da destra a sinistra, in merito alla politica sulle aggregazioni, l’ATAC ha rimarcato un’incoerenza di fondo da parte dei gruppi presenti nel parlamento con qualche eccezione da parte di singoli politici. Si nota come la difesa della democrazia e del federalismo siano slogan che servono per distrarre i cittadini mentre si applica sempre di più una falsa democrazia”, si legge in una nota.

“Ricordando che il Comune è alla base del federalismo, che è una palestra politica per i giovani e che merita maggior rispetto da parte dei governanti cantonali, l’ATAC ha deciso di invitare i cittadini a non recarsi alle urne, per manifestare il dissenso verso questa deriva antidemocratica che si manifesta nella sistematica approvazione delle aggregazioni coatte”.

“L’ATAC è dell’avviso che la difesa dei nostri diritti si attua anche contestando quella apparente democrazia che nella forma vuol apparire vera ma che nella sostanza è manifestamente falsa”, prosegue il comunicato a firma del presidente Alberto Poli e dell vice-presidente Dante Scolari. 

"Speriamo che questo invito sia recepito soprattutto dai giovani i quali sono l’unica forza che potrebbe rompere questa deriva dei valori della nostra Patria”.

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