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25.05.2016 - 08:470
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

ASIB a favore dei dipendenti BSI, «non devono pagare loro»

L'associazione svizzera degli impiegati di banca prende posizione sul terremoto in BSI. «È giusto che i responsabili siano sanzionati, ma EFG riconosca le competenze di chi vi lavora»

LUGANO - L'Associazione svizzera degli impiegati di banca è scesa in campo con un comunicato sul caso BSI: la preoccupazione dell'ASIB è la tutela degli impiegati della banca al centro del terremoto. «Il conto lo pagheranno ancora una volta i dipendenti», si legge nella nota. La condanna è ferma, «l’ASIB è indignata per la gestione scorretta da parte dei responsabili della banca BSI. L’associazione si aspetta dai responsabili – direzione e consiglio d’amministrazione – un impegno attivo nel salvaguardare i posti di lavoro e le attività della banca», ma «gli impiegati di BSI SA non devono subire le conseguenze di decisioni errate da parte del loro datore di lavoro». Si applaude al via liberale da parte della FINMA di «autorizzare l’acquisto di BSI da parte di EFG International, permettendo in questo modo di salvaguardare sia gli impieghi che le attività» e l’associazione «chiede a EFG di onorare il lavoro e le competenze del personale». «I responsabili delle transazioni contestate dalla FINMA vanno sanzionati, ma soltanto loro. I meri esecutori e gli impiegati di banca non coinvolti devono quindi venir scagionati da ogni sospetto. Il diritto del lavoro svizzero esige infatti che l’impiegato segua le direttive del proprio datore di lavoro. In assenza di una protezione efficace contro il licenziamento in caso di whistleblowing, gli impiegati di banca non possono essere considerati responsabili per le azioni della banca. Malgrado ciò rischiano di pagare a caro prezzo quanto accaduto con una perdita di posti di lavoro oltre che di reputazione professionale», così l'ASIB riassume la situazione attuale dei dipendenti della BSI. «Sottolineiamo ancora una volta la situazione difficile degli impiegati di banca confrontati a delle pesanti responsabilità in materia di controllo dei rischi, sotto pressione per ottenere un’elevata redditività e tenuti a un dovere di confidenzialità illimitato, non beneficiando in questo modo di una sufficiente protezione». Per quanto riguarda la decisione della FINMA di autorizzare l’acquisto di BSI da parte di EFG International, «riconosce il lavoro dei collaboratori, vincolando moralmente EFG. La riduzione dei costi e le sinergie annunciate da parte di EFG non devono andare unicamente a scapito del personale. Le competenze e il know-how degli impiegati di BSI saranno particolarmente importanti per assicurare il passaggio dei clienti e assicurare così il successo dell’integrazione di BSI». L’ASIB «si aspetta che EFG riconosca queste competenze e attui una politica dell’impiego generosa. A medio-lungo termine EFG si assicurerà in tal modo la fedeltà sia degli impiegati che dei clienti».
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