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12.12.2018 - 16:010
Aggiornamento: 17:18

Campione, quo vadis? "Cosa succederà? Ci sarà un regime che lo avvantaggia nei confronti del Ticino?"

Nei giorni scorsi si è venuta a sapere la decisione della Commissione europea di far tornare Campione nel territorio doganale dell'Unione Europea. "Ma si usano i franchi, ci sono auto con targhe svizzere..."

CAMPIONE D’ITALIA – A Campione sta cambiando tutto, in peggio va detto. I dipendenti del Casinò hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Un anno e mezzo fa, quando la crisi stava arrivando ma ancora non era scoppiata, l’Italia chiedeva che la città tornasse “doganalmente” nell’Unione Europea, assieme alle acque del lago di Lugano.

Qualche giorno fa è stato reso noto che, per favorire i commerci campionesi in debito di ossigeno, la Commissione europea ha dato il via libera alla modifica dello statuto doganale di Campione d’Italia. I negozianti appunto oltre all’Iva svizzera non dovranno più pagare anche quella italiana. La decisione risale a maggio, è stata resa nota solo negli ultimi giorni.

Ma per la Svizzera, che cosa cambierà? Lo chiede Marco Romano, a nome della deputazione ticinese, in un’interpellanza al Consiglio Federale.

“Oltre alle vicissitudini legate al fallimento del Casinò, il dissesto finanziario del Comune e i crescenti debiti nei confronti del Cantone Ticino, l’enclave di Campione d’Italia è balzata all’onore della cronaca l’8.5.2018, quando la Commissione Europea ha approvato la direttiva 2018/0124 tramite la quale l’Italia ha chiesto, con lettera del 18.07.2017, che il comune di Campione d'Italia e le acque nazionali del Lago di Lugano siano inclusi nel territorio doganale dell'Unione Europea nonché nell'ambito di applicazione territoriale ai fini dell'accisa. Nel contempo tali territori restano al di fuori dell'ambito di applicazione territoriale ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, in quanto ciò sarebbe essenziale per garantire condizioni di parità fra gli operatori economici stabiliti in Svizzera e nel comune di Campione d'Italia attraverso l'applicazione di un regime di imposizione indiretta locale, in linea con l'imposta sul valore aggiunto svizzera”, riassume. 

Il tutto entro 15 giorni, ma ancora “non è dato sapere se questo avverrà e quali saranno le conseguenze pratiche per la Confederazione e il Canton Ticino. Va a proposito ricordato che nell’enclave di Campione è di uso corrente per i pagamenti il franco svizzero, i cittadini sono affiliati al sistema sanitario svizzero, le auto sono immatricolate e circolano con targhe svizzere, etc.”

Dunque chiede:

“1) La procedura che ha portato alla direttiva UE 2018/0124 è stata concordata o almeno discussa con la Svizzera?

2) La direttiva verrà effettivamente applicata dal 1.1.2019? La data è concordata con la Confederazione?

3) Come valuta il Consiglio federale l’inclusione di Campione d’Italia nello spazio doganale europeo?

4) Verrà costruita una dogana "fisica" tra Campione d’Italia e la Confederazione? Nel caso a spese di chi?

5) Quali saranno le conseguenze pratiche per la Confederazione ed il Ticino: ad esempio in ambiti come la sanità e la circolazione stradale?

6) Tramite l’applicazione di questa direttiva il Consiglio federale può formalmente escludere che a Campione d’Italia si instauri un regime fiscale speciale, tipo quello in vigore a Livigno, che possa avvantaggiare Campione nei confronti della Confederazione e del Cantone Ticino?"

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