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19.05.2019 - 14:190

Armi e UE: la Svizzera dice sì, il Ticino no. E i semafori sul Piano di Magadino spazzati via dal 73% degli elettori

I ticinesi bocciano anche l'iniziativa sulle Officine dell'MPS. Sì, invece, alla la riforma fiscale associata al finanziamento dell’AVS

BERNA/BELLINZONA - Il popolo ha svizzero ha accettato la riforma fiscale associata al finanziamento dell’AVS (RFFA) e la modifica della legge sulle armi per conformare il diritto svizzero a quello dell’UE.

Risultati, quelli nazionali, in parziale controtendenza rispetto al voto dei ticinesi. Il nostro Cantone ha infatti approvato a larga maggioranza, quasi il 65%, la RFFA, mentre ha bocciato con il 54,5% dei voti la modifica della legge sulle armi. Un dato, quest’ultimo, che fa esultare Lega e UDC.

Ma in Ticino i cittadini erano chiamati ad esprimersi anche su due oggetti di valenza cantonale. Il primo era l’iniziativa dell’MPS Giù le mani dalle Officine. Chiaro “no” da parte dell’elettorato con il 65% dei voti.

Ancor più netto, quasi bulgaro, il “no” della popolazione al credito per la posa dei semafori sul Piano di Magadino, bocciato da ben il 73% degli elettori.

Per tutti i quesiti in votazione la partecipazione al voto è stata intorno al 45%. Meno della metà degli elettori.

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