Il granconsigliere liberale parla del Natale come di una festa liberale, che mostra come "la salvezza nostra e del Pianeta è compito di ognuno, senza delegarlo a nuovi profeti"
BELLINZONA – Il Natale come richiamo all’individualismo, dove l’Apocalisse in questo momento è quello ambientale. In un articolo su Opinione Liberale il granconsigliere Alessandro Speziali parla del significato della festività, che definisce liberale, in modo originale.
“È chiarissimo il legame fra il racconto della Natività e la tradizione liberale: il pensiero politico secondo il quale ogni individuo ha un valore assoluto, che va difeso nel suo carattere irripetibile. Un messaggio che, purtroppo, diventa sempre più difficile trasmettere, oggi che è di nuovo forte la seduzione delle soluzioni collettiviste – che ci chiedono di sacrificare il singolo in nome di un bene superiore, che non si chiama più Rivoluzione del proletariato, ma lotta all’Apocalisse ambientale”, scrive.
“Nessuno nega l’emergenza planetaria: questo però non ci deve spingere fra le braccia di chi usa la scienza come grimaldello (salvo quando si parla di 5G) per contrabbandare un’ideologia lugubre e pericolosa. Nutrendosi della paura per il futuro della Terra, attorno a noi prendono forza idee (al limite dell’anti-umanesimo) che fino a qualche anno fa avrebbero suscitato al massimo qualche sorriso. L’idea che chi prende un aereo è un criminale, che dovremmo abolire le automobili private, che se “mangi animali morti” sei un ecocida, fino a posizioni sempre più deliranti come quelle per cui gli esseri umani sono un virus del Pianeta, e sarebbe meglio non avere figli per «ridurre il nostro carico ambientale». Senza alzare il tono più di tanto, mi chiedo quanto tempo passerà prima che qualcuno trasformi l’invito alla sterilità volontaria nell’impegno attivo per la decrescita demografica ...”, riflette.
“Forse siamo stati un po’ precipitosi pensando di avere archiviato, alla fine del ‘900, le fantasie collettiviste e i bagni di sangue che hanno provocato (..). L’Umanità è difettosa ma fondamentalmente buona e che la salvezza nostra e del Pianeta è compito di ognuno, senza delegarlo a nuovi profeti che dicono di parlare in nome della Verità”, conclude, con gli auguri.