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25.02.2021 - 18:360

Donazione di sperma a persone dello stesso sesso? Lanciato un referendum che riavvia il dibattito. "Incostituzionale, inoltre un bambino ha diritto a un

Il Parlamento ha votato a dicembre a favore del matrimonio per tutti e si è aperta la porta alla donazione di sperma a coppie di persone lesbiche. Romano non ci sta: "Poi toccherà all'utero in affitto per le coppie gay..."

BERNA - Il tema della maternità e paternità per coppie dello stesso sesso è sempre un argomento dibattuto, che divide e crea contrasti. Secondo Marco Romano, il popolo dovrebbe avere l'ultima parola su alcuni oggetti di grande importanza e questo è uno di loro.

"Ci sono temi sui quali il Popolo deve potersi esprimere in votazione: nel quadro del "matrimonio per tutti" (votato in dicembre dalle Camere federali) si è - a sorpresa e senza troppo approfondire - aperta anche la porta alla donazione di sperma a favore di coppie lesbiche. Dopo questa concessione a favore di coppie di donne, sarà legittimo anche il passo verso la maternità surrogata (utero in affitto) anche per coppie di gay", scrive su Facebook.

Precisa come "non sono contrario all'eliminazione di ogni discriminazione (si poteva benissimo fare nel quadro dell'Unione domestica registrata)", ma a suo avviso "la genitorialità non rientra sotto questo cappello. È un desiderio legittimo, oggi vi sono forme differentissime di famiglia tutte da difendere, ma non si gioca con la medicina riproduttiva".

Dunque, è stata lanciata la raccolta firme per un referendum contro la donazione di sperma a coppie dello stesso sesso.

Le motivazioni? "I bambini hanno diritto a un padre e a una madre. Nel caso di donazione di sperma a favore di coppie dello stesso sesso deliberatamente si esclude per legge il padre del bambino. Addirittura, si stralcia il «sorgere della filiazione» dal Codice Civile (Art. 252)", oltre al fatto che "gli effetti di una assenza de facto del padre, combinata con il solo diritto di conoscere la propria identità biologica, possono creare problemi di identità ai bambini. Con il cambiamento della legge, questi diventeranno per altro la norma giuridica. Di regola, il bambino si troverà confrontato con una brutale realtà: al compimento della maggiore età potrà sì conoscere il nome del padre biologico, mentre quest’ultimo potrebbe non volere sapere nulla di lui".

Per i referendisti, poter usufruire di sistemi di fecondazione assistita è incostituzionale, dato che la facoltà viene data a chi non è fertile. "Con la ridefinizione del concettodi «infecondità», da «sterilità» a «desiderio insoddisfatto/diritto di avere figli», si apre il campo ad un ampio uso
discutibile della medicina riproduttiva".

Al momento si parla solo di sperma donato a coppie lesbiche, ma si crea "una discriminazione tra donne lesbiche e uomini gay. Per eliminare questa discriminazione, si dovrebbero legalizzare la donazione di ovuli a favore di uomini omosessuali e il discutibile utilizzo della maternità surrogata".

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