Titizé – A Venetian Dream (9–11 gennaio) della Compagnia Finzi Pasca, il récital di Ballista & Canino e il capolavoro di Shaffer/Bruni–Frongia, con anteprima al Cinema Iride

LUGANO – Titizé – A Venetian Dream della Compagnia Finzi Pasca torna al LAC per festeggiare l’inizio del nuovo anno da venerdì 9 a domenica 11 gennaio (venerdì e sabato ore 20, domenica ore 17).
Uno spettacolo capace di restituire immagini evanescenti, allusioni e miraggi, accompagnando gli spettatori in un universo rarefatto e surreale. “Titizé”, ovvero “tu sei”: una parola emblematica e piena di ritmo, che con la sua evocativa sonorità richiama l’attenzione sul potere del verbo “essere” sottolineando l’universalità di un’esperienza immaginata per coinvolgere intimamente un pubblico eterogeneo e di ogni età. Lo spettacolo fonde tradizione e innovazione grazie a un affascinante connubio tra clowneria, linguaggio del corpo e acrobazia, che permette di alludere, creare metafore, amplificare emozioni. Grazie al sapiente uso di innovative macchine sceniche, Titizé dà vita a un teatro capace di stupire e meravigliare, senza dover ricorrere alla parola. Con un cast di dieci talentuosi interpreti - acrobati, attori e musicisti - Titizé – A Venetian Dream invita tutti ad immergersi nell’essenza di Venezia, luogo in cui il passato e il presente si incontrano in un affascinante racconto, le cui storie si ricompongono in un prezioso mosaico.
Domenica 11 gennaio, ore 17 – Sala 1
Il duo pianistico formato da Antonio Ballista e Bruno Canino si esibisce in un récital che è al tempo stesso celebrazione e rinnovamento della tradizione pianistica a quattro mani. Il programma prende avvio con Dolly di Gabriel Fauré, delicata suite per pianoforte a quattro mani dedicata alla giovane Hélène, figlia della celebre cantante Emma Bardac.
Il primo tempo del concerto trova la propria conclusione in un capolavoro raveliano, Ma Mère l’Oye, inizialmente concepito per pianoforte a quattro mani come fiabesco omaggio al mondo dell’infanzia e successivamente ampliato dallo stesso autore in una versione orchestrale che ne ha consacrato la fama. Nella seconda parte del programma, l’impressionismo francese cede gradualmente il passo ai Trois morceaux en forme de poire, una serie di brani per pianoforte a quattro mani scritti da Erick Satie nel1903. Il récital si conclude con un omaggio al neoclassicismo stravinskiano con Tre pezzi facili e Cinque pezzi facili di Igor Stravinskij.
Antonio Ballista e Bruno Canino formano uno dei duo pianistici più prestigiosi e longevi del panorama musicale internazionale. Dal loro incontro al Conservatorio di Milano sono uniti da un’intesa artistica straordinaria, che li ha portati ad esplorare con curiosità e raffinatezza un vastissimo repertorio, dalla letteratura classica e romantica fino alla musica contemporanea, maturando la loro interpretazione nel corso di sette decenni di concerti sui più prestigiosi palcoscenici del mondo. Per celebrare questo traguardo eccezionale, Canino e Ballista propongono un programma affascinante e poetico, in cui l’inarrivabile sintonia interpretativa dei due solisti può dare nuova prova di sé, esplorando un raffinato repertorio legato al mondo dell’infanzia.
Domenica 11 gennaio, ore 16 – Teatro Foce
Va in scena Famiglie, spettacolo pensato per una fascia di età compresa tra i due e gli otto anni, prodotto dalla storica compagnia bolognese La Baracca Testoni Ragazzi. In uno spazio simile alla vetrina di un negozio, due personaggi allestiscono manichini e, senza pronunciare parole, danno vita a piccole storie fatte di sguardi e gesti. Ogni situazione evocata può essere riconosciuta, interpretata e vissuta liberamente; che cosa è una famiglia? Può avere forme diverse? Gli animali ne hanno una? Lo spettacolo è in collaborazione con la rassegna Senza confini – Teatro Pan.
Martedì 13 gennaio, ore 20 (replica mercoledì 14, ore 20) – Sala Teatro del LAC
Arriva Amadeus per la regia di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia: un lavoro in cui la leggenda di Antonio Salieri, che avvelena per invidia il giovane e geniale Mozart, rivive esaltando la forza drammaturgica dell’opera di Peter Shaffer – resa celebre dal film omonimo di Milos Forman premiato con otto Oscar – trasformandola in un capriccio sontuoso e allucinato, un sogno che lentamente si trasfigura negli inquieti contorni di un incubo. Shaffer costruisce un apologo sull’invidia, ma anche sull’ammirazione mista a sgomento che ci prende al cospetto di un genio che supera i confini ordinari del talento.
Bruni, interprete del ruolo di Salieri e autore della traduzione, è accompagnato da Daniele Fedeli (Mozart) e da altri sette interpreti che si muovono in una scena che il delirio di Salieri trasforma in un labirinto. Il celebre stilista Antonio Marras firma i costumi che gli sono valsi il Premio Ubu 2025.
Sabato 10 gennaio, ore 10 – Cinema Iride (Lugano)
Amadeus di Milos Forman sarà proiettato nell’ambito della rassegna Visioni parallele: tra parola e immagine, curata da Nicola Fiori. La proiezione è gratuita e soggetta a prenotazione obbligatoria sul sito www.laclugano.ch.