RIFLESSIONI CON MAURO
Corruzione al Parlamento Europeo, Dell’Ambrogio: “Una retribuzione adeguata non mette al riparo dalla tentazione di guadagni illeciti”
“Così si alimenta la sfiducia verso chiunque svolga funzioni politiche, e quindi verso le istituzioni”


di Mauro Dell’Ambrogio

 
Indignarsi è la naturale reazione di fronte a comportamenti corrotti, come quello recente di parlamentari europei, che per denaro intervenivano in favore di altri Paesi. A maggior ragione poiché riguardanti persone adeguatamente retribuite per le funzioni svolte. Purtroppo la retribuzione adeguata è una condizione necessaria ma non sufficiente per togliere a tutti la tentazione d’arrotondare illecitamente. L’evidenza di singoli comportamenti induce poi a generalizzare, alimentando la già diffusa sfiducia verso chiunque svolga funzioni politiche, poco importa quanto democraticamente eletto. E quindi la sfiducia verso le istituzioni in generale.

Va visto però anche l’aspetto positivo della vicenda. Non è scontato che questi comportamenti siano scoperti e denunciati, creino indignazione, comportino conseguenze personali per gli autori e conseguenza politiche per gli schieramenti che li avevano selezionati e proposti. In gran parte del mondo non succede, dove la corruzione non fa più oggetto nemmeno di notizia. Nei regimi che condizionano stampa e magistratura, chi esagera viene magari silenziosamente liquidato, per non minare la fiducia nelle istituzioni. Fiducia che però non regge all’esperienza quotidiana di chi col potere è confrontato.

La corruzione ha influenza catastrofica per lo sviluppo. Una differenza anche piccola nel tollerarla, che taluni fanno risalire alla riforma protestante, ha reso oggi così diversi i paesi dell’America latina da quelli del Nordamerica, originati da due diverse provenienze europee. In un’epoca in cui l’Europa si sta integrando, vicende come questa sono termometri decisivi. Non poiché accade quanto è impossibile evitare accada, ma perché regole di comportamento siano interiorizzate dalla società e dagli individui come valori comuni. Noi, che stiamo un po’ al confine tra sensibilità diverse, non dobbiamo crederci al riparo, perché costumi e valori si fermano alle frontiere meno di qualunque altra cosa.

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